SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 38

L’erba era ritta e smeraldina, dura come acciaio: tutti i fili sembravano cavalieri pronti ad affrontare ogni peripezia, a salpare per mari procellosi ed ignoti solo per godersi un duello con Lady Morte. I due guerrieri si scrutavano, immobili come massi, cercando una eventuale imperfezione nell’armatura o un momento di cedimento avversario nell’impugnare l’arma. Uno dei due aveva una lucida armatura dorata con rifiniture in alabastro, lunghi fili di seta nera che si arrampicavano su per gli spuntoni fusi sugli spallacci, la celata abbassata delineava un truce demonio. Il miglior artigiano Libero aveva costruito quella corazza imbevendola di magia. Sembrava fosse lui il tiranno sanguinario e goloso di morte e, invece, quel abominio era proprio innanzi i suoi occhi. Il sovrano indossava un pettorale di un blando colore metallico, una gorgiera ametista e schinieri neri. Gli spallacci erano di un vago azzurrino. Senza la sua corona, incastonata con tutte le pietre preziose mai trovate, la spada e lo scudo, i migliori del reame, si sarebbe detto che quel cavaliere fosse ubriaco per non accorgersi della discordanza dei pezzi della sua armatura: la gorgiera non si congiungeva bene con il pettorale e gli schinieri erano troppo piccoli e lasciavano una buona parte di gamba scoperta. Era un disastro. Eddard, però, nella sua aurea e perfetta corazza, lo temeva e tremava al solo pensiero di combatterlo. Era sconvolto 38