SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 34

La fine del mondo di Tommaso Vitiello Lui vide il mondo intorno a se e ne ebbe paura. Ogni giorno guerre, inquinamento, furti e crudeltà immotivata si riflettevano nei suoi occhi lasciandolo stordito e tremante. L’umanità stava raggiungendo livelli infimi e, per lui, era ovvia la prossima vendetta del fato. Una spada di Damocle pendente sulla testa dei giusti e degli ingiusti, appesa a un filo ogni momento più sottile. Poi gli annunciarono la fine del mondo. Non gli era difficile crederlo. Una giusta vendetta per un mondo malato. La degna punizione karmica. Dio che distrugge Sodoma e Gomorra. Il buio totale alla fine del tunnel. Spaventato da quell’annuncio si rinchiuse all’interno di un bunker. Tagliò tutti i contatti, con la famiglia, con gli amici, con il lavoro. Si procurò diversi volumi da leggere nella sua permanenza in attesa della fine del mondo, pacchi di scatolette di cibo e iniziò il suo esilio forzato per sopravvivere alla catastrofe più grande di tutti i tempi. Così passarono i giorni, crebbero e diventarono anni, ma alla fine invecchiarono e furono più simili ai decenni. Più volte si domandò se all’esterno del suo piccolo mondo tutto fosse crollato. Ma non uscì, spaventato dal rischio di essere investito da una pioggia di meteoriti ancora nel pieno dell’apocalisse, o di esser divorato da uno scarafaggio gigante durante la 34