SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 25

amara: ormai erano secoli che quel vecchio monumento rosicchiato dalle radiazioni era stato sradicato dal suo luogo originario e sollevato in alto, sospeso a chissà quanti metri di altezza e visitabile dalle masse di turisti che provenivano da quella parte del mondo che prima del 2012 era definita Asia. Posa la testa contro il finestrino, i capelli rossi schiacciati contro la parete trasparente e il viso tondo ed amabile concentrato. Non era mai pronta a quello che trovava là sotto, il suo cuore si schiantava in mille pezzi alla vista di quelle povere persone, uomini, donne e bambini che vivevano in povertà o costretti dalla mutazione ad essere reietti in casa propria. Ma quando mette i propri sanissimi piedi a terra, ogni dubbio viene fugato. All’urlo di - Signora Speranza! - da parte  dei bambini. Il suo cuore rimette insieme i cocci e gioisce: sono tanti a correrle incontro, pochi sulle gambe, tanti sopra una massa informe di tentacoli che le si attorcigliano alle caviglie. Per ognuno di loro ha qualcosa, un sorriso, un abbraccio, qualcosa da mangiare. È il suo personale ripagare il mondo per aver costruito così tanti robot che hanno rubato il lavoro alle forme di vita senzienti. Non riesce a consolarla in fatto che la maggior parte di questi robot è forza lavoro su un’infinità di pianeti dell’universo. 25