- Nessuno lo sa. Lo sa forse l’autore di quel volume, anche se non
lo dice. Adam voltò il libro: sulla copertina, in caratteri in rilievo, il nome
dell’autore risultava Al-Nager Nimso Stelg.
Il giovane ripeté quel nome tra sé, come se gli suonasse famigliare. Quando ebbe l’illuminazione, posò il suo sguardo su Valaraukar, che sorrise soddisfatto.
- Prevedibile, non è vero? Gralamin Songsteel avrebbe fatto meglio a usare uno pseudonimo anziché un semplice anagramma!
Nessuno sa come sia possibile che egli abbia scritto il volume che
hai tra le mani. - E di mio padre… il mio vero padre, che ne è di lui? - Tuo padre? - e qui Valaraukar si lasciò andare a una risata demoniaca, da far venire i brividi anche a un guerriero capace di
affrontare un orda di duecento scheletri da solo. - Tuo padre ha
dei progetti minimi per te. Tu sei solo lo strumento giusto per
raggiungere uno scopo più grande. Quando ti riprodurrai, lo farai per lui, perché lui lo vorrà e chissà… chissà quali immondi accoppiamenti o quali terrificanti esperimenti intende fare! Forse
unire un ibrido umano-demoniaco a una creatura dell’abisso, chi
lo sa! - Chi vi ha dato questo libro? - Quel libro è stato scritto con il fiume che scorre attraverso gli
abissi, laddove le creature delle tenebre si lavano. Un fiume di
fango, sangue e lava. Quel libro faceva parte di una collezione
di rarità che ho comprato anni fa da un vecchio bibliofilo. - dopo
una brevissima pausa proseguì: - Vieni: voglio mostrarti una cosa
che potrà illuminarti. 66