di Adam, dettagli che solamente Jonathan e sua moglie potevano sapere.
- Un bambino provvidenziale. - disse Padre Abe - Se ha il dono di
parlare con i defunti, vuol dire che gli spiriti dei morti vi proteggono, mio buon Jonathan. Dovreste essere lieto di tutto ciò, non
preoccupato. - Sì, ma… ascoltatemi, padre… vedete, mio figlio… sì, ecco… mio
figlio in realtà non è davvero mio figlio ma è un trovatello accolto
una sera in cui sono andato a pescare… - Un trovatello? E così Jonathan gli raccontò come aveva trovato il piccolo Adam.
E quando gli disse del dettaglio della barca, del simbolo demoniaco su di essa inciso, l’espressione di Padre Abe cambiò improvvisamente e i suoi occhi, che prima guardavano Jonathan
con superficialità e quasi con noia, ora si riaccesero di una luce
spaventosa, sgomenta.
- Ne siete proprio sicuro? Era buio, potreste aver visto male… - No, no… ne sono convintissimo. Quella nave proveniva dall’isola maledetta, ne sono certo. - Cosa ne è stato di quella barca? - L’ho lasciata in acqua e me ne sono andato. - Quindi non c’è nessuna prova che quel simbolo esista… - Padre, sono trascorsi dieci anni! - Lo so, lo so… ho capito… - rifletté per qualche istante.
Jonathan attendeva nervosamente un suo responso.
- Ebbene? Cosa devo fare? Cosa suggerite di fare? - Potrei vedere il bambino? -
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