SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 44

avesse parlato di lei, ora… ora penso che questo non sia possibile perché nessuno, tranne tu e io, sapeva della bambola e che i giocattoli erano finiti nel bauletto in soffitta. - Lo so, cara, lo so… lo so - ripeté Jonathan. E l’abbracciò. Intanto tirò un’altra boccata dalla pipa. - Che facciamo adesso? - chiese Dagmar. - Ne parlerò con Padre Abe. È l’unico che possa aiutarci. Lui saprà cosa fare. - Ma… Padre Abe? Davvero vuoi affidarti a quel matto? - Lui non è un matto ma è solo un uomo molto credente. - Davvero? E tutti i suoi riti e i suoi esorcismi ti sembrano tipici di un uomo che ha tutte le rotelle a posto? - Non abbiamo altra scelta. Padre Abe è la nostra unica speranza.- 3. La vita di Padre Abe non era di certo di quelle più movimentate. Da diversi anni le sue giornate trascorrevano nello stesso modo: sveglia, colazione frugale, bagno caldo o freddo a seconda della stagione, preghiera, lettura di testi scritti in lingue antiche (Padre Abe conosceva più di venti lingue, anche quelle parlate all’alba dei tempi) e lezioni di religione agli allievi dell’ordine. Ma questo accadeva negli ultimi tempi. L’epoca in cui Padre Abe era un cavaliere (ed era giovane, giovane!) sembrava lontana più di mille anni luce. E ormai quell’epoca e tutto ciò che le apparteneva si era sbiadita in un ricordo che il più delle volte lui credeva 44