SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 61

Dvorak calò l’ascia coperta di sangue e viscere su un soldato romano schiantando scudo, armatura carne e ossa, lanciò un ruggito voltandosi per cercare un’altra vittima, giusto in tempo per vedere un legionario romano con la corazza lorda di sangue nero che correva verso di lui. Dvorak ghignò passandosi la lingua sulle zanne, pregustando già l’uccisione. Un orco intercettò il romano calando l’ascia sulla testa del legionario ma questi poggiò un ginocchio a terra così che la lama sfiorò innocua la cresta sull’elmo. La lama saettò e l’orco cadde con la gola tranciata, con un unico movimento il romano si rialzò e schiantò, il petto di un secondo mostro con l’umbone metallico dello scudo. Due orchi si affiancarono a Dvorak tendendo gli archi neri, il guerriero romano con lo strano elmo con la cresta trasversale si avvicinava aprendosi sanguinosamente la strada tra gli orchi che si lanciavano su di lui come cani rabbiosi. Quando arrivò a meno di dieci metri gli arcieri scoccarono, la prima freccia colpì il grosso scudo rosso, la seconda si piantò nel petto corazzato e strappò un urlo lacerante al legionario, il quale barcollò a causa dell’impatto ma riprese l’equilibrio e si lanciò con le ultime forze verso Dvorak. Lo sciamano si avvicinò tremante e si lasciò cadere in ginocchio. - Mio principe… - la voce incrinata dal terrore. Arminio si voltò e strinse i pugni mentre osservava l’uomo ai suoi piedi che teneva sul palmo della mano due pietre grigie. Esaurite. Un boato innaturale riportò la sua attenzione alla battaglia, Dvorak era circondato da un alone purpureo che aumentava 61