SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 56

come un dono porse le aquile della XVII e della XVIII legione. Il signore delle profondità sollevò lentamente un piede e schiacciò sotto lo stivale i simboli sacri di Roma. Aveva dominato le Legioni. Tauro si portò davanti allo schieramento romano e sollevò il gladio sopra la testa, i corni muggirono il loro richiamo e i vessilli di Roma si inclinarono in avanti, i legionari come un sol uomo si mossero, Druso dal centro dello schieramento vide Tauro prendere posizione con la sua centuria sul lato sinistro, la seconda coorte era disposta su cinque file e marciava verso l’assembramento di barbari alla base della collina. I germani a malapena trattenuti fino a quel momento dai capiclan si lanciarono sulla collina per scontrarsi contro gli odiati nemici, l’impatto dei due schieramenti risuonò nell’aria umida e le urla di dolore si mischiarono presto al clangore delle armi. L’esercito romano riprese ad avanzare respingendo i germani, Druso parò un fendente con il bordo dello scudo e piantò la lama del gladio nel volto barbuto di un barbaro gigantesco che cadde, urlando, risucchiato nella mischia. I romani maestri nel combattimento serrato continuavano a fare strage dei guerrieri germani, coraggiosi ma privi di armatura. Le urla si fusero presto con il rumore dell’acciaio, il centurione infilò il gladio tra due scudi sentendolo mordere carne e muscoli. Un fiotto di sangue e materia cerebrale lo imbrattò quando il legionario alla sua sinistra cadde con la testa spaccata da un’ascia. Druso per un attimo fu accecato dal sangue che si mescolava al sudore, scrollò la testa per 56