SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 57

recuperare la visuale giusto in tempo per intravedere al di là delle teste dei nemici ciò che rimaneva del corpo del governatore Varo appeso al palo e, subito dietro, il mostro che l’aveva ucciso circondato dalle sue guardie. - Avanti! - urlò con la voce resa roca dalla sete. - Avanti fratelli, un ultimo sforzo e ci saremo guadagnati la giornata! - i legionari che lo circondavano con un grugnito aumentarono gli sforzi spingendo con tutto il peso sugli scudi. I barbari concessero ancora terreno. Ce l’avevano fatta, lo schieramento nemico aveva ceduto, molti barbari iniziavano a scappare sopraffatti dalla potenza dell’esercito romano, quando improvvisamente delle urla, inumane, arrivarono dalla foresta buia. Una moltitudine di esseri bestiali uscirono dalla selva investendo il lato sinistro dello schieramento romano, Druso sconvolto vide gli uomini di Tauro cercare di resistere, ma venivano sopraffatti dal numero, dalla ferocia di esseri alieni, giganteschi che combattevano come forsennati senza smettere di urlare. Druso vide uno di quegli esseri afferrare un legionario e strappargli a morsi brani carne dal volto. Tauro si voltò e quando incrociò lo sguardo di Druso abbassò per un momento lo scudo e il gladio, si portò il pugno al petto e sorrise, poi gli diede l’ordine di ritirarsi. Druso capì immediatamente che l’amico, intendeva sacrificare se stesso e la sua centuria per permettere al resto dell’esercito di ritirarsi, fece un passo verso Tauro ma questi scosse la testa e ripeté l’ordine, stavolta con rabbia. Druso sapeva che ubbidire era la decisione più sensata, annui lentamente e si portò il pugno al petto salutando per l’ultima volta il suo amico, dopodiché si voltò e urlò al buccinator di suonare la 57