SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 17

in cui era immerso, il Nuovo Dio cercò di raggranellare le briciole del proprio carisma andato in frantumi. Fu pervaso da improvvise reminiscenze dello scontro con la Dea Madre, la Regina Nulla, vertice amorevole della Triade, ma implacabile sul campo di battaglia. Finì nuovamente carponi, prono, come un misero postulante. Solo allora il Nuovo Dio si rese conto di percepire la sua stessa forma fisica: era capace di provare dolore. Le articolazioni inferiori gli duolevano per l’irruenza con cui era piombato al suolo. Sconvolto iniziò ad esplorare il proprio corpo con i polpastrelli delle zampe. Si ritrovò irsuto e massiccio, così come era stato immaginato e venerato dai suoi fedeli: un orso dalle proporzioni immani, capace di assumere forma umanoide senza perdere gli attributi di potenza e maestosità da plantigrado. Quella sensazione di fisicità, di concretezza che mai aveva sperimentato prima era piacevole e fu lo sprone capace di farlo sollevare nuovamente, eretto. Un lampo improvviso illuminò il creato oscuro che lo circondava, ad ammonirlo a non compiere follie, a rimanersene in ginocchio, sottomesso. Quella landa lo voleva annichilire. Voleva blandirlo, mantenerlo in cattività come un balocco buono solo a soddisfare le brame contorte dei demoni che l’avevano plasmata e impregnata con le loro voglie distorte. Li percepiva chiaramente. Sentiva il frusciare disgustoso delle creature, che pavide si tenevano fuori dalla sua portata, nonostante il desiderio spasmodico di aggredirlo. 17