SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 18

Pur forti di una superiorità numerica schiacciante, nella loro meschinità lo temevano. Bboar non li vedeva, ma capiva che erano in molti. Ombre nascoste nel buio circostante. Saprofagi in attesa della sua resa. Si sbagliavano. L’Orso Possente non intendeva inchinarsi. Altri scenari erano suoi per diritto di nascita. Aveva perso il proprio seguito, le invocazioni e le ovazioni che avevano contribuito a renderlo forte, il Trono e il Dominio su quella terra lontana che era stata la sua culla, ma sarebbe bastato poco per riottenere tutto. Doveva solo allontanarsi da quel luogo impuro, che non conosceva ma stava già imparando a rifiutare come terra sconsacrata e distorta. Non vi era padrone, nè legge. Un Regno non rivendicato da alcuna Divinità era un Regno Morto, inutile, pericoloso e vorace. Nonostante l’onniscienza fosse svanita, Bboar questo lo portava impresso nella mente: più tempo avesse trascorso lì, maggiori sarebbero state le difficoltà ad andarsene. Tetri filamenti lo avvinghiavano ad ogni istante, imponendogli una staticità forzata che lo faceva infuriare. Non li vedeva, certo, ma ne percepiva la volontà. Eppure lui era un Dio. Nulla e nessuno avrebbe potuto fermarlo! Si mise in moto, gli arti che cozzavano sul suolo arido e incapace di donare la vita. Il frusciare delle creature celate nella notte eterna fu immediato. Anche quelle si erano messe in marcia, al seguito 18