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di Giovanni Denuzzo
Al terzo posto un giovane di grandi prospettive: Fabio Borini. Nonostante due infortuni che lo tengono fuori per circa tre mesi, riesce a ritagliarsi uno spazio nell'undici titolare e stupisce tutti. Le sue buone prestazioni, condite da dieci reti tra campionato e Coppa Italia, convincono anche Prandelli, che lo porta agli Europei. Per la grinta con cui lotta su ogni palla, viene soprannominato "Il Diavolo della Tasmania". VOTO: 7
In difesa, la sua esperienza risulta fondamentale, ma, alcune volte, non basta per evitare la disfatta. Gabriel Heinze, dall'alto dei suoi 34 anni, colleziona trentadue presenze, guadagnandosi, così, la conferma automatica per la prossima stagione. Anche lui però, come tutta la squadra, non da continuità alle prestazioni. VOTO: 6,5
All'esordio da titolare contro il Palermo realizza un gol fantastico, dimostrando di non essere argentino per caso. Cresciuto nelle strade di Buenos Aires, Erik Lamela incanta sin da subito i tifosi con le sue magie, in particolare con il controllo del pallone con la suola, tipico del calcio a 5. Cala un po' verso gennaio, anche a causa di un eccessivo nervosismo. VOTO: 6,5
E' il capocannoniere di questa Roma con 11 gol (dovrebbero essere 12 con quello in rovesciata annullato contro il Lecce, regolarissimo). Pablo Osvaldo, dopo un inizio turbo, cala molto sia nel rendimento che nel comportamento, in particolare quando dopo la sconfitta di Udine se la prende con il compagno di reparto, Lamela, per un suo mancato passaggio e gli tira uno schiaffo. Nel finale di stagione riprende a segnare e fornisce anche qualche assist. VOTO: 6,5
Desta sin da subito una buona impressione, ma poi nel corso del campionato si perde un po'. Miralem Pjanic, metronomo di centrocampo accanto a De Rossi o talvolta in attacco dietro le due punte, vive il suo momento di maggior freschezza all'inizio della sua avventura nella Capitale, quando in sole cinque gare si rende protagonista di un gol e ben sei assist. VOTO: 6,5
E' una delle più belle scoperte della Roma targata DiBenedetto: Marquinho. Arriva a gennaio in prestito con diritto di riscatto dal Fluminense e già dalle prime partite mostra tutte le sue capacità. Schierato a centrocampo e in un'occasione anche come terzino sinistro, inizia subito a far paura ai portieri avversari con il suo sinistro micidiale, che sfodera da qualsiasi distanza. VOTO: 6,5
E' l'uomo in più in difesa e di tanto in tanto anche in attacco. Fernando Gago viene schierato sia in difesa che sulla mediana di centrocampo e svolge il suo lavoro quasi sempre con sufficienza senza mai eccellere. VOTO: 6
Arriva alla Roma dopo dieci anni di Ajax per fare nuove esperienze, ma la prima stagione in giallorosso non è una delle migliori della sua carriera. Maarten Stekelenburg, dopo un inizio shock con gli errori contro Slovan Bratislava e Cagliari e il grave infortunio alla testa nella partita contro l'Inter, inizia a ricordarsi di essere vice campione del mondo e salva in più di qualche occasione ciò che avrebbe dovuto salvare una difesa imbarazzante. Alla fine la sua porta risulta violata per ben 45 volte tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. VOTO: 6
La sua combattività è una vera spina nel fianco per gli avversari, che se lo ritrovano in ogni parte del campo. Con 4 reti in 22 presenze, Fabio Simplicio risulta spesso essere il jolly di questa squadra. Commovente la dedica con tanto di bacio alla moglie e al figlio dopo il gol del pareggio contro il Napoli (la sua vittima preferita quest'anno). VOTO: 6
Nelle volte in cui viene chiamato a sostituire Stekelenburg, lui c'è sempre. Bogdan Lobont, 34 anni compiuti a gennaio, mostra di avere ancora i riflessi di quando giocava in Romania, dove lo chiamavano "Pisica" (Il Gatto). Significativo il dato che vede la Roma mai perdente con lui titolare. VOTO: 6
Se è in giornata, per i difensori avversari è davvero dura. Bojan Krkic, 170 cm per 65 kg, è uno dei giovani più talentuosi in Italia. La sua velocità abbinata alla piccola statura sono un'arma letale per chiunque. Alterna, però, partite di grande spessore con altre veramente pessime ed è anche questo a non fargli meritare la sufficienza. VOTO: 5,5
Utilizzato in entrambe le fasce, Rodrigo Taddei, non inizia al meglio il suo settimo campionato con la maglia giallorossa e viene relegato in panchina per più di un mese. Al suo ritorno, nella vittoria di Novara, si guadagna di nuovo il posto da titolare. Nella vittoria di Bologna arriva anche il suo primo ed unico gol quest'anno. VOTO: 5,5
Luis Enrique lo schiera in tre diversi ruoli di centrocampo: sulla mediana, al centro e a sinistra, cosa che non lo aiuta di certo. Leandro Greco, comunque, non dice una parola e fa sempre il suo dovere, alcune volte bene, altre male. Viene utilizzato per lo più a partita in corso. VOTO: 5
Anche lui arriva dalla Spagna per cambiare le cose, ma si ritrova già con le valige in mano: José Angel. Dopo un inizio disastroso con l'espulsione all'esordio, si riprende un po' e su quella fascia fa vedere qualcosa di buono, ma sempre molto a tratti. VOTO: 5
Gioca dieci partite e anche discretamente, ma poi in Nazionale si rompe un ginocchio. La perdita di Nicolas Burdisso è stata una brutta tegola per la Roma, che in difesa si è dovuta affidare a Kjaer. VOTO: 5
La sua ottava stagione e forse ultima in giallorosso non è sicuramente positiva. Simone Perrotta, 35 anni il prossimo settembre, schierato a centrocampo sia centrale che a sinistra, dimostra di non reggere più i ritmi di questo calcio, sebbene ci sia stata anche qualche prestazione da ricordare. VOTO: 5
Dopo un inizio di stagione pessimo, in cui macina una prestazione brutta dopo l'altra, Juan viene colpito da qualche acciacco, che lo tengono fuori un mesetto. Ad inizio marzo il ginocchio fa crack e stagione finita. VOTO: 4,5
Sempre ai margini di questo progetto, Cicinho, conta solo cinque presenze nella stagione appena terminata, di cui solo una positiva (nella vittoria netta contro la Fiorentina in Coppa Italia). VOTO: 4,5
Le opportunità di mostrare il suo valore le ha avute, ma non le ha sfruttate al meglio. Gianluca Curci, sicuramente non aiutato dai difensori, in 240' subisce quattro reti. VOTO: 4,5
Parte bene, ma poi si perde completamente. Di prestazioni sopra la sufficienza di Aleandro Rosi nella stagione appena passata se ne ricordano veramente poche. Molto più positivo fu l'anno scorso per lui, nel quale giocò di meno, ma molto meglio, segnando anche un gol. VOTO: 4,5
Utilizzato molto poco, riesce lo stesso a essere ammonito tre volte e in un'occasione anche espulso. Marco Cassetti vive una delle più brutte annate della sua carriera, la più brutta con la maglia della Roma. VOTO: 4
Si sveglia nel finale, ma è troppo tardi per rimediare ai danni causati durante tutto l'anno. Simon Kjaer arriva a Roma come l'erede di Burdisso, ma purtroppo si rivelerà un vero fallimento. Indeciso e sconclusionato sin da subito in ogni chiusura, non fa dormire sogni tranquilli ai suoi compagni di reparto, che si devono aspettare di tutto. Non dei migliori il suo biglietto da visita: prestazione inguardabile nel derby con tanto di espulsione. VOTO: 4
alcune volte, non basta per evitare la disfatta. Gabriel Heinze, dall'alto dei suoi 34 anni, colleziona trentadue presenze, guadagnandosi, così, la conferma automatica per la prossima stagione. Anche lui però, come tutta la squadra, non da continuità alle prestazioni. VOTO: 6,5
All'esordio da titolare contro il Palermo realizza un gol fantastico, dimostrando di non essere argentino per