RomaGiallorossa.it webmagazine Jun. 2012 | Page 25

“Maestro”, così come lo chiama Francesco Totti, è la capacità di dare spazio ai giovani e di riuscire a farli esplodere. Si è visto quest’anno al Pescara con Lorenzo Insigne, Ciro Immobile, Marco Verratti e il nostro Gianluca Caprari; si è notato nel passato con Giuseppe Signori, Mirko Vucinic, Igor Shalimov e Igor Kolyvanov, giusto per non essere ripetitivi nel citare il Capitano. Con lui i giocatori danno tutto quello che hanno, riuscendo a rendere al massimo.

Ora il dado è tratto: Zeman tornerà a Roma per ricominciare da dove se ne era dovuto andare per motivi politici, per le accuse alla Juventus e ad un calcio corrotto e pieno di ombre. Se gli verranno dati i mezzi adatti e se i giocatori avranno la voglia di affidarsi al “Maestro” vedremo sicuramente del bel calcio all’Olimpico, con partite mai banali e sempre belle da guardare.

La società sembra aver scelto il boemo per riportare entusiasmo dopo un anno di transizione. Di certo non gli si può chiedere di vincere subito né di portare immediatamente la Roma tra le prime tre, così come vorrebbe la nuova società. Ciò che gli si può chiedere è di riportare la gente allo stadio, di far vedere bel gioco, di valorizzare i giovani del vivaio giallorosso e di costruire un’ossatura solida per il futuro. Se poi arriverà anche la vittoria sarà un motivo di gioia in più. Intanto sacrificate il vitello grasso perché Zeman è tornato e Zemanlandia è pronta a riaprire i cancelli.

25