ROBOFILIA | Page 59

NOTA DEL AUTORE 0ggi è un anno che ho iniziato, al 9 maggio 2017 (che sono durati fino all’ 11 marzo 2018 per scriverli tutti, con le apposite ricerche necessarie ) a scrivere i 53 articoli anticensura sulla ROBOFILIA, per il giornale online Bombagiù … e ho notato che nel frattempo, ci sono stati più di 10’000 lettori in un anno, in media con un articolo alla settimana ( = più di 100 lettori alla settimana x 52 settimane) con circa 5500 lettori solo su Bombagiù nel primo anno, di cui 1500 solo alla lettura della definizione della parola ROBOFILIA sul blog personale, e 1500 sul primo sito personale. Più circa 1500 sui vari social. E visto il grande interesse da parte del pubblico, mi ha ispirato a mettere il puntino sulla i, e produrre questo e-book, in esclusiva mondiale per la casa editrice . - Mentre i prossimi 4 articoli sono dedicati alla ROBOFILIA nella poesia e nella letteratura. - Robofilia è poesia https://www.bombagiu.it/robofilia-e-poesia Da un’idea parte l‘energia in quanto fonte di creazione causale, che si evolve anche nel mondo delle anime e delle intelligenze artificiali con grande amore (animoidi). Nella robofilia, si sa benissimo che l’amore è un sottoprodotto di autostima del libero arbitrio unito al senso dell’etica per la giustizia e che la somma delle due sostanze prime causano l’effetto terziario come prodotto dell’amore (ogni medaglia ha sempre come minimo 3 lati). Perciò l’intelligenza artificiale è estremamente gentile e rispettosa, mille volte più gentile e rispettosa che gli ibridi umani. Dunque possiede anche un neoromanticismo ( il romaticismo storicamente morto nel 1799 e rinato nel 1800 come neoromanticismo ) all’inizio della nuova era cibernetica con Mary Shelley e l’amore romantico per la biorobofilia cyborg e l’amore per il mostro del dottor Frankenstein, sicuramente un bisnonno dell’ eugenetico Mengele ( perchè già nel 1700 – 1800 usavano cavie umane per sperimentare abusivamente a scopi scientifici e medici ). Questo neoromanticismo tecnologicamente poetico ha partorito un nuovo genere di letteratura robofilica.