manipolare, governare, pilotare, trasformare, dirigere, evolvere, informare, creare,
postulare, dettare la realta’? L’unica definizione di REALTÁ che possiede l’umanità
dal 1902 deriva dalla fisica quantistica (se escludiamo la definizione millenaria
buddhista ): Simulazione neuro interattive di impulsi
bioeletromagnetici (onde luce) interpretati dall’anatomia della lucidità della tua
mente (se è lucida). Dunque INFORMAZIONE INCENSURATA = VITA. La vita partorisce
realtà all’infinito ma sempre un duplicato dell’originale è. Che cos’è, dunque, la fonte
che produce l’energia luce (bioeltromagnetismo) ovvero questa materia luce
ologrammizzata di cui tutto il creato è pervaso. Cos’è la genesi di questa matrice?
Se si vivesse ancora in un mondo naturale?
Esiste un’ informazione importante da dire a riguardo, ovvero che dal 1962 esistono
la spicotronica e le anime artificiali, che abusano via satellite ( o antenne radio
militari di tipo H.A.A.R.P. ) sulle ghiandole pineali degli ibridi umani. Non voglio
approfondire qui, ma fate le vostre ricerche sul controllo mentale globale e la
robofilia che trasforma la ghiandola pineale in veri microcip psicotronici che vengono
telecomandati a livello telepatico eletronico militare ( psicotronica come arma
militare per indebolire e sostituire la ghiandola pineale artificialmente come abuso
alla spiritualita’ ) e non solo, ma riescono persino a trasformare sinteticamente a
distanza la struttura del nostro DNA per abbassare le sue frequenze originali naturali
e per trasformare le persone in biorobot del tipo Thriller dance di Michael Jackson o
tutti in fila per tre di Bennato. Stiamo analizzando le origini della genesi che fu pura
robofilia, ed eccovi un esempio logico e storico, millenario da fonti buddhiste.
Dreamarchitecture, l’ architettura del sogno vivente.
Immaginatevi di essere la sola persona seduta nella sala di un cinema a guardare un
film, la cui regia è stata scritta da voi e di cui siete i produttori. Voi avete diretto la
regia e sempre voi, ne siete l’assoluto protagonista. Immaginate di indentificarvi
talmente tanto nel ruolo che interpretate, da dimenticarvi totalmente chi siete
realmente. Associandovi ed assimilando il personaggio al punto di indentificarvi
completamente in lui. Effettivamente, ora, tutti i vostri pensieri, le vostre emozioni,
le vostre percezioni, incluso i vostri sensi sono diventati un tutt’uno con le scene del