RIVISTA VETRO Feb/Mar 2023 | Page 52

angolo dell ’ esperto Normativa - UNI 11895 : 2023
Da sinistra : copertura di
Classe 2
Copertura di Classe 3
Nota dell ’ autore Scopo di questa rapida sintesi della UNI 11895 è semplicemente quello di invitare il lettore a prendere consapevolezza dell ’ argomento , nonché quello di esortarlo all ’ acquisto della norma stessa per potere scendere nel dettaglio delle descrizioni e delle categorizzazioni proposte dalla norma .
C ) coperture non accessibili sulle quali non possono cadere oggetti dall ’ alto ( Classe 3 ). Al variare della tipologia di copertura si richiede che vengano effettuate prove diverse atte a classificare le modalità di Rottura e di Post Rottura , con il fine di garantire la sicurezza dell ’ utente e , quando prevista , anche quella dell ’ operatore . Le prove da condurre sono divise in due grandi categorie : I ) le prime sono atte a descrivere il comportamento del vetro multistrato integro allorché viene impattato da corpo duro , semiduro e da corpo molle ;
II ) le seconde , finalizzate a descrivere nel tempo il comportamento del vetro multistrato completamente rotto .
PROVE DI TIPO I ) Prove di impatto atte a simulare l ’ effetto della grandine Per tutte le tipologie ( A , B e C ) viene richiesta la prova di tenuta alla grandine ( simulata con opportune sfere di nylon proiettate con velocità differenti , peraltro tabellate , a seconda della resistenza che si intende attribuire alla specifica copertura ). Prove di impatto atte a simulare l ’ effetto di un oggetto caduto dall ’ alto Per le tipologie A e B viene chiesto di valutare la sicurezza dell ’ utente della copertura simulando la caduta di un corpo dall ’ alto . L ’ effetto sul vetro che si intende simulare potrebbe essere la caduta di un vaso di fiori o uno strumento di lavoro che scivola dalle mani di un operatore ( per descrivere le situazioni cui si può incorrere quando è previsto l ’ accesso di addetti manutentori o installatori ). Una sfera come quella descritta dalla UNI EN 356 viene fatta cadere sulla copertura a partire da altezze differenti tabellate ( UNI 11895 prospetto 2 ) a seconda del grado di resistenza che si intende attribuire o verificare ( le altezze sono anch ’ esse permutate dalla UNI EN 356 ). La prova viene passata se non si ha l ’ attraversamento del vetro .
Prove di impatto atte a simulare l ’ effetto della caduta di un operatore Per le coperture appartenenti alla tipologia A viene chiesto di valutare non solo la sicurezza dell ’ utente della copertura , ma anche degli operatori ( manutentori o installatori che siano ). A tal fine viene simulata la caduta sul vetro per malessere o inciampo di un addetto . L ’ effetto sul vetro viene riprodotto dal ben noto “ sacco molle ” del peso di 50 kg che viene fatto impattare tre volte in tre punti notevoli con una altezza di caduta , rispetto al piano vetro , di 1,2 m . La prova viene passata se non si ha l ’ attraversamento del vetro .
PROVE DI TIPO II ) Qualora durante l ’ esecuzione delle prove di tipo I ) non tutti i vetri dovessero rompersi o rompersi correttamente , si richiede di provvedere alla rottura ( secondo criteri ben descritti ) delle lastre risultanti ancora integre . 180x30 Per i vetri in categoria A , è necessario disporre sul vetro un carico di 180 kg , distribuito secondo una sagoma a “ T ” opportunamente indicata dalla norma , al fine di simulare l ’ effetto di un uomo colto da malore e di un altro uomo che gli presta assistenza . Questo carico deve essere sostenuto per almeno 30 minuti prima che si verifichi il collasso della struttura . 50x24 Per i vetri in categoria B e C è necessario disporre sul vetro un carico di 50 kg / m 2 sull ’ intera superficie della copertura . Per potere definire superata la prova è necessario che : a ) il fenomeno di assestamento del vetro Post Rottura impieghi non meno di 10 secondi oppure , una volta assestato il vetro , il lato inferiore dello stratificato , nella condizione di “ tutto rotto ”, rimanga ad una altezza superiore a 2,5 m dal suolo ; b ) il carico di 50 kg deve essere sostenuto per almeno 24 ore prima che si verifichi uno sfilamento dai supporti della copertura .
52 Febbraio-Marzo | 2023