PROGETTARE IN SICUREZZA
Schema concettuale dell ’ effetto della temperatura di utilizzo sullo spessore equivalente di un vetro multistrato
Come si evince dai grafici riportati nel Box 2 , la rigidezza di un polimero di stratifica è inversamente proporzionale alla temperatura di impiego e alla durata del carico : al crescere della temperatura di effettivo utilizzo e / o della durata di applicazione del carico la rigidezza del multistrato decade . Tanto gli intercalari ionomerici quanto gli intercalari a base EVA , pur partendo da valori di rigidezza molto differenti , rappresentano due famiglie per le quali l ’ evoluzione del comportamento del multistrato avviene in maniera limitata sia al variare della temperatura di effettivo utilizzo che al variare della durata di applicazione del carico . Al contrario la famiglia degli intercalari a base pvb , sia che si tratti di pvb rigidi che di semplice pvb , evolve in maniera particolarmente evidente al variare dei suddetti parametri . La Nota b della Tabella 1 al paragrafo 7.2 della UNI EN 16613:2019 , ad esempio , evidenzia il fatto che le temperature raggiunte dal plastico di stratifica dei parapetti installati all ’ esterno possono essere superiori ai 30 ° C e quindi sottolinea la necessità di tenerne conto nelle considerazioni progettuali per il multistrato . Le NTC 2018 , che sono legge dello Stato , aiutano in tal senso il progettista in quanto al Cap . 3.5.2 descrivono come calcolare la temperatura minima e la temperatura massima da prendere in considerazione in fase di progettazione ( Box 3 ). Una delle tecniche più diffuse per progettare un multistrato in vetro è quella di ricorrere al concetto di spessore equivalente . Lo spessore equivalente di uno stratificato rappresenta l ’ ipotetico spessore di un vetro monolitico il cui stato di stress e la cui deformabilità sono gli stessi del vetro stratificato cui si riferiscono . Il valore dello spessore equivalente per la determinazione degli sforzi nello stratificato [ heff , s ] è concettualmente differente da quello per la determinazione delle sue deformazioni [ heff , w ]. All ’ aumentare della temperatura di utilizzo e della durata di applicazione del carico , la rigidezza del vetro stratificato si riduce perché la rigidità dei polimeri di stratifica si riduce ( il termine rigidezza è associato alla struttura , il termine rigidità è associato al materiale ). Strumenti di calcolo automatico come ProgrammaVetro si basano sul modello EET del CNR DT210 per determinare [ heff , s ] & [ heff , w ]. Questo modello consente di descrivere in maniera molto efficace il comportamento dei vetri multistrato . Altri sistemi , più semplici , ma meno capaci di rappresentare le effettive potenzialità dei polimeri di stratifica , sono descritti nella UNI EN 16612:2019 .
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