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GRAZIE ALL ’ ELASTICITÀ DEL MATERIALE IN SILICONE IL COMPOSTO PERIMETRALE RESTA INTATTO Il fenomeno fisico della dilatazione termica longitudinale ha un ’ importanza determinante quando si tratta di scegliere il materiale del distanziatore per vetri isolanti di grandi dimensioni separati termicamente . Il coefficiente di dilatazione termica longitudinale per il vetro float in vetro soda-calcico è pari a 9x10 e-6 1 / K , quello per l ’ alluminio è pari a 23x10 e-6 1 / K , quindi è circa 2,7 volte superiore . Pertanto il vetro , con una lunghezza di 20 m e un aumento di temperatura di 50 kelvin , si dilata longitudinalmente di 9 mm , mentre un elemento in alluminio di 20 metri si dilata longitudinalmente di 23 mm . Nel caso dei materiali plastici , la dilatazione termica può essere notevolmente maggiore a seconda della composizione del materiale .
Se vengono impiegati distanziatori rigidi , la forza di dilatazione agisce sull ’ intera lunghezza e nei grandi formati raggiunge rapidamente 1 centimetro o più su ogni bordo . In determinate circostanze , con il passare del tempo le tensioni da ciò derivanti provocano la fuoriuscita del profilo del distanziatore dalla propria sede , entrando nella parte visibile nella curvatura dell ’ unità in vetro isolante . Il distanziatore in schiuma Super Spacer ® invece segue questi movimenti innumerevoli volte grazie alla propria capacità di ripristino al 100 %. Se i profili del composto o le costruzioni con vetrate strutturali termicamente separate si riscaldano da un lato esterno a causa dell ’ irraggiamento solare , la dilatazione termica longitudinale provoca movimenti differenziati permanenti e quindi una sollecitazione tangenziale tra i due involucri . Con il materiale del telaio in metallo questo cosiddetto effetto
92 Aprile-Maggio | 2023