RIVISTA DEL VETRO Apr/Mag 2025 | Page 56

FOCUS
Il vetro e le responsabilità
CATENA DELLA SICUREZZA / RESPONSABILITÀ Ebbene sì è nostro compito, in quanto professionisti del settore, informare ed educare la committenza a valutare le applicazioni in vetro, dando il giusto valore alla soluzione che sta valutando. Parapetti, calpestabili, scale ma anche pareti, porte, lucernari … insomma, tante sono le applicazioni per cui da tempo ormai la UNI 7697 così come tante altre norme internazionali, europee e più specificatamente UNI( italiane) contengono criteri basilari per lavorare in sicurezza. È pur sempre questione di responsabilità. Le norme ci mettono a disposizione metodi di calcolo e di valutazione della sicurezza delle applicazioni vetrarie. Certamente elevare la sicurezza, da sempre e in ogni applicazione, ha un costo. Quanto vale la sicurezza per il committente? Quanto vale la sicurezza per un’ azienda? Nella catena delle responsabilità, in caso di incidente, a cascata saranno chiamati a rispondere dei fatti, ciascuno per le proprie competenze, i soggetti:- installatore: responsabile di un montaggio a regola d’ arte;
- Direttore dei Lavori( D. L.): valida il lavoro dell’ installatore e la rispondenza alle specifiche del progettista;
- collaudatore in corso d’ opera: valida l’ operato del
Direttore dei lavori;- progettista: redige il progetto a norma di legge;- committente: ultimo a rispondere dei fatti, sarà lui( o chi per lui) a risarcire i danni se gli altri soggetti hanno svolto correttamente il loro ruolo.
N. B.: di fronte a un eventuale problema l’ installatore non potrà esimersi dal comunicare all’ autorità inquirente l’ origine dei materiali che ha utilizzato; questo dunque non scagiona i produttori che pensano di essere esonerati dal sapere quale destinazione d’ uso avrà la merce prodotta o venduta. In un’ indagine l’ analogia e la statistica faranno la loro parte.( esempio: una lastra di 10 + 10 temperato con fori, con taglio trapezoidale, facilmente è assimilabile a un pannello per la protezione dalla caduta nel vuoto da una scala …).
LA SOLUZIONE PER TUTTI: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ( CERTIFICATO DI INSTALLAZIONE A REGOLA D’ ARTE) L’ installatore si assume la responsabilità del corretto montaggio e dell’ approvvigionamento di materiali rispondenti alle specifiche del progettista. Il progettista è tenuto ad inserire nel proprio progetto“ sistemi” di cui sia comprovata la rispondenza ai dettami delle Norme vigenti( ad esempio sistemi testati). Un sistema corredato da Test Report è in grado di soddisfare le esigenze sia del progettista che dell’ installatore anche quando previsto il collaudo in cantiere.
LA NORMA: DAVVERO SI TRATTA DI VOLONTARIA APPLICAZIONE? Quanto contenuto nel D. M. 17 gennaio 2018- Norme Tecniche per le Costruzioni( N. T. C. 2018), in ultima pagina( vedi estrazione da Gazzetta Ufficiale allegata), non lascia molto spazio all’ interpretazione: il paragrafo inizia chiaramente sostenendo che le Norme UNI sono un chiaro riferimento dal quale non ci si può esimere, a meno che non si applichi una diversa Norma, anche di altro Paese, che risulti di fatto migliore garanzia della sicurezza per gli utilizzatori del manufatto. Le Norme, dunque, restano il vero riferimento che il giudice terrà in considerazione. Ne risulta che persino il committente non è esente dal doverle conoscere e dunque rispettare. Sarà dovuta cura del professionista di settore informare i propri clienti ed eventualmente rifiutare la richiesta di“ chiudere un occhio”. Di certo, se tutti optassero per il rispetto delle regole il mercato non sarebbe“ drogato” da situazioni limite di cui tutti abbiamo quantomeno sentito parlare; probabile sarebbe un livellamento dei costi e dei prezzi a favore di una leale concorrenza che solo benefici porterebbe a tutto il comparto vetrario.
56 Aprile-Maggio | 2025