IL TEMA DELLA SICUREZZA, RIFERIBILE DA QUELLA DOMESTICA FINO A QUELLA SUI LUOGHI DI LAVORO, È ATTUALE E FIN TROPPO SPESSO DIBATTUTO. UNA RIFLESSIONE CHE PUÒ SALVARE LA VITA
IL TEMA DELLA SICUREZZA, RIFERIBILE DA QUELLA DOMESTICA FINO A QUELLA SUI LUOGHI DI LAVORO, È ATTUALE E FIN TROPPO SPESSO DIBATTUTO. UNA RIFLESSIONE CHE PUÒ SALVARE LA VITA
Roberto Carosati, Tecnovati COM al punto da divenire modus operandi normale e perfino ovvio. Di fronte a platee di attori interessati alla formazione il“ sì … però” è spesso stato oggetto di dibattito aperto, di confronto, dove si arriva sempre ad uno“ zero a zero, palla al centro” che altro non fa se non radicare ancora di più quella che poi diventa inconsapevolezza. Bene dunque parlarne, continuare a promuovere la qualità del savoir-faire italiano perché, se il messaggio arriva quanto più possibile in modo capillare, sono convinto che il mondo del vetro tutto ne possa beneficiare.
T ante, fin troppe volte, il tema della sicurezza occupa spazi anche importanti sui principali rotocalchi e canali di informazione. Rivista del Vetro si è spesso occupata di questo tema: nonostante ciò, le informazioni recepibili dal“ mercato” del B2C descrivono una situazione ancora a dir poco preoccupante. La famigerata“ signora Maria” che vuole spendere poco o il collega / concorrente che si accaparra il lavoro con prezzi più bassi sono così diffusi da essere in molti ambiti pane quotidiano. Girando per l’ Italia( e non solo) scopro che la situazione è ormai radicata
SICUREZZA E PREVENZIONE Prevenire è meglio che curare. Molti degli incidenti che avvengono nei luoghi domestici e nei cantieri edili potrebbero essere evitati informando e sensibilizzando tutti i soggetti coinvolti nella“ catena sicurezza”, nella quale il primo anello è sicuramente il committente. Ogni volta si abbia la necessità di costruire una nuova opera edile o di intervenire su una esistente con lavori di ampliamento, riparazione, manutenzione e installazione di impianti( anche di piccola entità) si è, di fatto, un committente. Di certo non possiamo pretendere che“ Maria” sia a conoscenza di Norme e specifiche che garantiscono a lei, e a chiunque vive gli spazi che le appartengono, la salvaguardia da infortuni o della vita. Altrettanto certamente una“ Maria” bene informata ci penserà due volte prima di scegliere una soluzione per la quale probabilmente neanche sapeva di rientrare nella schiera dei soggetti responsabili e perseguibili in caso di incidente. Maria vuole fare il lavoro più bello al prezzo più conveniente, logico tanto da essere banale, ma non si sognerebbe mai di andare in mare a bordo di un’ imbarcazione che abbia il 50 % di probabilità di affondare, di scalare una vetta assicurata da una corda malconcia e che, forse, potrebbe cedere. Perché Maria dovrebbe volersi appoggiare su un parapetto in vetro che non le assicuri la totale sicurezza?
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