Rivista Cultura Oltre- Maggio 2018 - 5° numero rivista-cultura-oltre MAGGIO 2018 | 页面 3
Editoriale: “Marx, oggi?
di Maria Rosaria Teni
Nella confusione roboante in cui si agita il nostro Paese in questo momento storico ondivago e
frastagliato, considerare l’anniversario che oggi ricorre, bicentenario della nascita di Karl Marx, nato
a Treviri il 5 maggio 1818, è come rivivere improvvisamente, in un flashback nostalgico,
reminiscenze scolastiche e interminabili discussioni ideologiche. Ma cosa resta di Marx, oggi,
duecento anni dopo, oltre ai suoi libri e ai tanti saggi, articoli ed estratti che parlano del grande
filosofo, storico e pensatore, padre del materialismo storico?
Tralasciando l’aspetto prettamente storiografico, presumendo che ognuno di noi sia venuto in contatto
con la figura di questo filosofo che ha saputo scrivere una pagina rilevante della storia degli ultimi
due secoli, rifletto su ciò che rimane, nel nostro presente, della dottrina da lui teorizzata che avrebbe
rivoluzionato il concetto di lavoro e produzione. Con la Rivoluzione Industriale e il manifestarsi delle
prime profonde ingiustizie scaturite dal capitalismo, si è aperto indubbiamente un mondo nuovo in
campo economico e storico. All’organizzazione capitalistica si contrappongono le prime lotte sociali,
in cui utopia e idealismo si mescolano sostenuti da una volontà di riequilibrio comune, tendente
all’eliminazione di ogni privilegio e sopraffazione. In questo contesto si inserisce e si afferma la
figura di Marx che, analizzando con metodo scientifico gli avvenimenti passati e quelli a lui
contemporanei, definisce la concezione materialistica della storia come evoluzione dei rapporti di
produzione e come esito delle lotte economiche in atto in tutte le epoche. La teoria marxista ancora
oggi influenza il pensiero degli economisti più illuminati, che non possono prescindere, nelle loro
analisi, dall’esaminare i rapporti economici come motore degli avvenimenti storici.
Ritornando ai frutti politici del pensiero marxista, in varie parti del mondo hanno preso corpo
organismi che si ispiravano a Marx che hanno prodotto profonde trasformazioni ma che, per vari
motivi, si sono discostati dall’ideologia marxista nella realizzazione concreta, pur seguendone le idee
– base. La presa di coscienza della lezione marxista ha provocato anche in Italia la nascita di
movimenti di lotta e di rivendicazioni sociali attuate poi, tramite anche l’opera di uomini come
Gramsci, nel riconoscimento di diritti propri della persona, vista come tale e non più come merce
produttiva.
I punti di arrivo più elevati e sostanziali, tuttora vanto della nostra società, sono la Costituzione della
Repubblica e lo Statuto dei Lavoratori, risultati talmente notevoli da indurre alcune forze politiche a
tramare per svuotare queste due importanti conquiste, sull’onda non più di ideologie, ma di
mistificazione dell’ideologia.
L’att ualità di Marx, a mio parere, si rivela nell’aver messo in evidenza alcune contraddizioni ancora
persistenti, circa centocinquanta anni dopo, nel sistema di produzione capitalistico, come sottolineato
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