Rivista Cultura Oltre- Maggio 2018 - 5° numero rivista-cultura-oltre MAGGIO 2018 | Page 20

“ La poesia e i segni del tempo ” di Maria Rosaria Teni

“ La poesia e i segni del tempo ” di Maria Rosaria Teni

La mia riflessione odierna prende spunto da un articolo assai interessante e accurato scritto da Alessandra Corbetta , “ Tutti poeti ?”, proposto per Gli Stati Generali , su poesia e rete , in corrispondenza dell ’ avvio del Festival “ Europa in versi ” 2018 , organizzato ogni anno dall ’ associazione culturale La Casa della Poesia di Como con cui collabora . Nella sua attività ha avuto modo di intervistare alcuni importanti poeti della scena italiana e straniera riguardo alla correlazione poesia / rete . La domanda , precisa e concisa , era fondata sostanzialmente su un interrogativo che tutti noi ci poniamo spesso , notando soprattutto la fioritura di creazioni poetiche che fluisce nella nostra contemporaneità : “ La poesia sui Social Network , qualità o spazzatura ?”. Le risposte fornite nella pubblicazione di Alessandra offrono l ’ occasione per aprire una discussione che sarebbe bello si potesse allargare in questa sede , inviando i propri contributi e commenti alla seguente mail : cultura . oltre @ libero . it
Vorrei esprimere alcune mie considerazioni , partendo da una poesia che amo e che è presente nella mia vita da quando l ’ ho letta per la prima volta nei lontani tempi scolastici :
“ Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole : ed è subito sera ”
La vita è solitudine ; solitudine che è anche incapacità o impossibilità di comunicare con gli altri , chiusura nel proprio “ Io ”, sfilacciamento di rapporti umani e sociali che conducono inevitabilmente all ’ isolamento . Ma perché l ’ uomo moderno è solo ? Ecco la domanda ! E nasce considerando anche la complessità di strutture esistenti in ogni campo che , di per sé , dovrebbero invece facilitare i contatti umani . I mezzi di comunicazione di cui dispone l ’ uomo di oggi sono davvero prodigiosi e permettono di annullare le distanze . E allora guardiamo positivamente questa ricchezza di strumenti divulgativi che nel panorama di vicinanza mediatica , consentono all ’ uomo di mettersi a nudo e di esprimere liberamente i suoi stati d ’ animo e i suoi sentimenti , tendendo una mano alla solitudine che diventa meno gravosa e si allaccia ad altre solitudini . Dunque , scrivere , in questo caso diventa uno strumento di svelamento e anche di conforto . La poesia è presente nella nostra vita eppure è difficile delimitarla , catturarla in un attimo e fissarla su una pagina . La straordinarietà di chi fa poesia è proprio la sua capacità di scavo nella parola per trarre da essa tutto il suo significato e per dare vita a nuovi significati . Si può allora dire che nella poesia le parole si compongono tra loro non soltanto per comunicare qualcosa , ma anche per ricercare nuovi significati . Scrivere poesia è un atto percettivo , inteso nel senso che colui che scrive intende conoscere , percepire , indagare e cercare di scoprire , in alcuni casi , il reale attraverso la parola che diventa in tal modo il riflesso del suo mondo interiore . Per questi e altri motivi , sono entusiasta e ammirata dalla sorprendente diffusione di poesie e scritti presenti anche sui social ! Ognuno deve essere libero di manifestare se stesso e le sue emozioni e non deve porsi barriere per la paura di non avere gli strumenti giusti . La natura della poesia è complessa e la si apprezza proprio in virtù dell ’ impossibilità di ridurla a mera formula o esercitazione tecnica : ogni poesia è un microcosmo in un universo frastagliato di emozioni e di situazioni . Attendo i vostri commenti !
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