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LA NOSTRA VOCE NEL “ SILENZIO DEI VIVI ” DI ELISA SPRINGER
La nostra voce , e quella dei nostri figli , devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione , le rinnovate stragi di innocenti . Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri ! Il mio impegno , in questo senso , è un dovere verso i miei genitori , mio nonno , e tutti i miei zi gli di mille patrie e di nessuna , i Testimoni di Geova , gli omosessuali e verso i
vere verso
che è stato storia , è la storia oggi e si sta paurosamente ripetendo . Elisa Springer
Scrittrice austriaca naturalizzata italiana ( Vienna 1918 – Matera 2004 ). Reduce dell ’ Olocausto , di famiglia ebraica di origine ungherese , dopo che , con l ’ annessione dell ’ Austria alla Germania , i suoi genitori e i suoi familiari furono catturati e deportati , nel 1940 è scappata in Italia . A Milano , città nella quale lavorava come traduttrice , è stata arrestata nel 1944 e deportata ad Auschwitz dove le venne tatuato il numero di matricola A-24020 . È stata trasferita poi nel campo di concentramento di Bergen Belsen nel quale ha conosciuto A . Frank e poi a Terezin , e lì nel 1945 è stata liberata . Dal 1946 è tornata in Italia e ha vissuto per gran parte della sua vita a Manduria , in provincia di Taranto . Per cinquant ’ anni ha portato con sé i ricordi di quegli orrori per paura di non essere capita o peggio creduta , ma nel 1997 ha avuto il coraggio di condividere la sua esperienza di sopravvissuta nel libro Il silenzio dei vivi . All ’ ombra di Auschwitz , un racconto di morte e di resurrezione , per lei una seconda liberazione . Da allora ha iniziato l ’ attività di divulgazione , soprattutto tra i giovani , della sua storia di perseguitata , convinta che il ricordo di una delle pagine più buie dell ’ umanità potesse portare alla diffusione di quei valori in cui
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