Rivista Cultura Oltre - 6° numero - Giugno 2019 Rivista Cultura Oltre - 6° numero -Giugno 2019 | Page 19
Adesso dopo tanto tempo capì che stava uccidendo per lei. Solo per
lei.
La strada era libera alle cinque del mattino, mentre Giulia correva
con la sua automobile verso Fiano Romano. Il mondo sonnecchiava
aspettando l’alba, che silente dietro il buio scalciava per librarsi in
tutto il suo vigore. La pioggia era una strana costante in quei giorni,
ma quella mattina aveva concesso una tregua. Per Giulia la pioggia e
il buio erano ormai radicati dentro la sua anima. Si ritrovò al casello e
poi sulla strada che la portava nel silenzio delle colline sabine. Era lì
che aveva il suo nido, tra quei verdi poggi, macchiati di boschi e pul-
lulanti di una vita che cresce senza fare troppo rumore. Lì si rifugiava
per dimenticare di essere quello che era, per essere ciò che desiderava.
Libera. Svoltò velocemente nella piccola stradina che conduceva alla
sua villetta, confinante con altre in un comprensorio dove tutte le case
erano divise da un ampio terreno, tanto grande da renderle effettiva-
mente, più che indipendenti, separate. Parcheggiò e scese. Si voltò a
guardare il cielo che pian piano stava diventando più chiaro. Il silen-
zio era tutto ciò che faceva compagnia al suo respiro. Aprì il cancel-
letto. Tre gradini. Pochi passi nel porticato. Uno sguardo alla terraz-
zina di lato con la sdraio che l’attendeva. La porta. Entro nel suo nido
come si entra in un altro mondo, lasciando fuori il tempo e lo spazio
che si è vissuto fino a quel momento.
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