Rivista Cultura Oltre 3° numero - MARZO 2018 rivista-cultura-oltre 3° numero -MARZO 2018 - | Page 14

Pam Brow scriveva: “Un gatto è bellissimo da una certa distanza: visto da vicino è un’inesauribile fonte di meraviglia”. Ecco l’auto- trascendente. E l’auto- trascendente esiste nell’immaginazione e, come conosciamo, alla radice della scrittura c’è l’immaginazione. Perciò i filosofi e gli scrittori amano il gatto: per l’auto-trascendente della libertà e per l’immaginazione. Il poeta Sofocle (496-406 a. C.) a chiedersi, in una sua tragedia: “È possibile che un gatto cresca fino a diventare un leopardo?” (Lo schema è: auto-trascendente + immaginazione = Libertà). I gatti non mirano ad ottenere potere sugli altri, (tutti conosciamo che il potere usa la paura perché ha paura) che sarebbe oltretutto fonte di stress nel timore di perderlo nuovamente, esattamente lo stress continuo cui siamo sottoposti noi umani. diane-de-versailles-leochares-2-1-300×225 I gatti erano anche sacri ad Artemide, dea della caccia e signora degli animali, una delle divinità più popolari di quel tempo. Artemide, tra i suoi tanti e straordinari poteri, aveva anche la capacità di entrare nel corpo di un gatto o di assumerne la forma. Qui la metafora come gioco di fattori soprannaturali enigmatici indica che esiste sempre una distanza cognitiva della libertà tra la comprensione dei significanti e la conoscenza esperienziale dei significati. Sono molti, infatti, gli autori che hanno dedicato opere al gatto. Quasi tutti abbiamo letto “Il gatto con gli stivali”. Ricordiamo Edgar Allan Poe che nel suo racconto gotico “The Black Cat”, riscrive in chiave di perversione psicologica, dovuta all’alcolismo del protagonista, la storia della gratuita crudeltà umana verso i gatti e della conseguente vendetta di questo felino. Ma anche fra i poeti ricordiamo, Charles Baudelaire ha dedicato diverse opere al gatto. Scrisse: Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi occhi in cui l’agata si mescola al metallo. Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e il tuo dorso elastico e la mia mano 14