Rivista CULTURA OLTRE 2^ numero - FEBBRAIO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE 2° numero FEBBRAIO 2019 | Page 7
“STAZIONE DI CAMPAGNA” DI MARCELLO MARENACI
Sempre più mi pare di ravvisare, nella poetica di Marenaci, un tono che richiama
il crepuscolarismo, con la descrizione di orizzonti poetici lontani da impalcature e
sovrastrutture di difficile interpretazione che si estrinsecano attraverso forme
colloquiali e nostalgiche. La lirica, velata di tristezza malinconica, si esplica in
un lessico semplice e spesso minimale, in una sintassi per lo più piana e
paratattica, in un verso libero che asseconda dolcemente il ricordo. [M.R.Teni]
Le corse,
all’uscita della scuola,
con il cuore in gola;
raggiungere la piccola stazione,
per vedere il treno partire,
insieme al volo della fantasia.
Noi che abitavamo, nella casa rossa
della ferrovia.
Ricordi che svaniscono nel tempo,
ma la memoria di mio padre
è sempre viva.
Lo vedo ancora,
con la paletta verde in mano,
col treno che lentamente ripartiva,
io che corro dietro l’ultima vettura,
finché lo sbuffo di una nuvola di fumo
lo portava via.
Sul mio viso solo vento
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