Rivista CULTURA OLTRE 2^ numero - FEBBRAIO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE 2° numero FEBBRAIO 2019 | Page 14

Alessandria d’Egitto, 1933) e l’influenza di Giuseppe Ungaretti è un fato per Kavafis. Ed è lui che lo introdurrà in Italia, avendolo conosciuto nella loro città di nascita comune, Alessandria, come lo aveva conosciuto Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria di Egitto 1876 – Bellagio, Como 1944) il quale racconta anche come lo ha incontrato, dicendo di averlo riconosciuto in un caffè visto che fino ad allora e ne aveva soltanto sentito parlare. “Come l’ho riconosciuto – dirà egli stesso – ho visto una figura molto elegante, che però aveva una deviazione dall’universo”. Poco dopo, Eugenio Montale (Genova 1896- Milano 1981) tradurrà “Aspettando i Barbari” e inizierà una conversazione fantastica con lui. K. Kavafis In un primo tempo K. Kavafis compose i suoi versi in una lingua epurata, ma dopo il 1903 si rivolse al parlato arricchito di forme dialettali di Costantinopoli e di parole tratte dalla tradizione classica. Il decadentismo di Kavafis non imita la grande poesia europea di quegli anni, ma si ispira al mondo ellenistico pagano- cristiano, che nella sua città natale (cioè Costantinopoli) celebrava gli ultimi trionfi, per mistificare o sublimare insopprimibili emozioni personali. Un altro poeta greco con cultura italiana, è Iorgos Sarandaris (Pireo 1909- Atene 1941) che ha studiato in Italia per molti anni Filosofia e Giurisprudenza; natura tormentata da preoccupazioni metafisiche (fu tra i primi a studiare l’esistenzialismo in Grecia) e che è stato influenzato dalla cultura italiana della sua epoca proprio da Ungaretti durante lungi anni dell’infanzia e sicuramente dall’ esistenzialismo italiano e dal simbolismo francese. È l’epoca durante la quale in Italia prevalgono nuove correnti di filosofia e di letteratura. Durante gli ultimi anni, anche se esistono molte possibilità, le influenze sono poche visto che le cattedre della lingua neo-ellenica (di greco moderno) nelle università Italiane ed i reparti di letteratura italiana nelle due università di Grecia (Università di Atene, e Università di Salonicco) s’interessano soltanto al compimento ingenuo di corsi insignificanti. Apostolos Apostolou Professore di Filosofia e Critico letterario. [1] Ugo Foscolo figlio di Andrea Foscolo un chirurgo veneziano e della greca Diamantina Spathis. Dopo la morte della parte raggiunse con la famiglia a Venezia 1792 [2] Mario Pontali, Foscolo e il greco moderno, Roma , 1964. G. A. Traversi, Di un amore di Ugo Foscolo, Milano, 1883. [3] Petros Brailas Armenis era assolutamente d’accordo, quando Rosmini scriveva:” L’ idea dell’infinito non può essere nell’ idea dell’essere, perché l’idea dell’ essere che abbiamo primitivamente è quella del io, e l’ io è finito. Altro è dire che l’idea dell’infinito viene di necessità nella nostra mente, ed altro dire che essa è innata ed è nell’ idea dell’ essere. E’ nella nostra mente lo nega [ … ] ma non è nell’idea dell’essere perché questa idea non sia apparente primitivamente [ … ] ripetiamolo ancora che è nel nostro io, il quale è finito. 13