Rivista CULTURA OLTRE 11^ numero - NOVEMBRE 2018 rivista-cultura-oltre NOVEMBRE 2018 | Page 15
coppia, aveva la luna e il sole, aveva in sé il maschio e la femmina, scorreva come
un fiume gemello attraverso le terre, stava come una duplice stella nel cielo.”
Il discorso delle “Tre Metamorfosi” di Zarathustra (di
Friedrich Nietzsche) ha come oggetto il passaggio
dell’uomo dalla sua condizione inferiore alla coscienza di
sé: il cammello, il leone e il fanciullo sono simboli del
progredire umano verso la propria autoliberazione dalla
religione e dalla morale, in direzione dell’innocenza
dell’Oltreuomo. Si apre così il capitolo delle “Tre
metamorfosi” del “Così parlò Zarathustra” del filosofo
tedesco Friedrich Nietzsche. Qui le metamorfosi alludono
alla condizione del genere umano attraverso le epoche. Il
cammello è l’animale da soma che accetta ciò che gli viene
imposto, che viene caricato dei pesi maggiori e inginocchiandosi dinanzi al suo
destino è la categoria dei razionalisti, che da Socrate a Kant si impone nella storia
della filosofia.Come l’uomo cristiano, che ha deciso di subordinare la sua vita alla
fede e al comando di qualcun altro. Nella prima metamorfosi il cammello diventa
leone, l’animale che si caratterizza per il rifiuto continuo ad accettare il mondo
così com’è. Ma anche il leone, secondo il filosofo, è troppo legato al passato.
l’uomo affermando con forza la propria volontà è in grado di uccidere Dio,
dicendo no al Tu devi, e creandosi la propria libertà, ma ancora non ha la forza
per fare nuovi valori. Per la fondazione di nuovi valori e l’affermazione della
propria volontà di potenza, a cui Nietzsche vuole indirizzare il genere umano
occorre ricercare un altro modo di dire “sì”, innocente e nuovo come quello di un
fanciullo. Dopo la morte di Dio che, liberata dalle catene del “Tu devi”, si
manifesta ora pienamente nel suo carattere di volontà di potenza. Solo il fanciullo
può annunciare l’avvento del Super-uomo, colui che si sottrae dal peso della storia
e del passato e che al rifiuto accompagna lo spirito creativo e il gioco.
La nuova metamorfosi dell’uomo sono i cloni, cioè la società clonica. Un tempo
il corpo era la metafora dell’anima, poi divenne la metafora del sesso, oggi non è
più la metafora di nulla, è il luogo della metastasi, della concatenazione macchina
di tutti i suoi processi, di una programmazione all’infinito senza organizzazione
simbolica, senza obiettivo trascendente, nella pura promiscuità con stesso che è
anche quella dei sistemi reticolati e dei circuiti integrati. Con altre parole la
metamorfosi è morta viva la metastasi. La metastasi è la nuova macchina che si
chiama Metà uomo. Sono gli androidi, cioè robot umanoidi, provvisti di apporti
biologici, spesso allo scopo di aumentare la loro somiglianza con l’essere umano.
Tutti parlano di cyborg o organismo cibernetico – anche organismo bionico –
indica l’unione omeostatica costituita da elementi artificiali e un organismo
biologico. Tutti i tentativi attuali tra cui ricerca biologica più avanzata, tendono
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