Da quando Sandra è arrivata in Italia non è più andata
via, un po’ per il suo amore per questa terra, un po’ per
le tantissime opportunità in ambito professionale che
ha trovato qui e la sua ormai fitta e ricca rete di
contatti.
Per iniziare, ci piacerebbe sapere come hai imparato
a posare...
Ho iniziato molto giovane: a 16 anni sono stata notata
da un agente della mia città in Polonia che mi ha
portato nella sua agenzia. Lì ho fatto il mio primo test
fotografico e anche un corso generico di portamento
per imparare a sfilare, posare per le foto, truccarmi,
vestirmi per i casting ecc. Tutte queste cose però le
impari meglio pian piano, quando inizi a lavorare
realmente.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Questa è una professione che ti permette di viaggiare
tanto e conoscere persone provenienti da tutte le
parti del mondo. Mi piace perché ti permette di
vedere dei posti stupendi e conoscere tante culture
diverse. Inoltre, ti insegna a superare i tuoi limiti; da
piccola ero abbastanza timida e non molto sicura di
me stessa: questo lavoro sicuramente mi ha aiutato ad
acquisire maggiore consapevolezza e a superare la
timidezza.
E di meno?
Stare spesso lontani da casa per lunghi periodi; è un
lavoro che non ti comsente mai di riposarti, di
organizzarti nella vita privata, e certe volte devi
lavorare nonostante la febbre o devi sorridere anche
se non ti va di farlo; bisogna sforzarsi continuamente
di fare una buona impressione, in quanto si collabora
con persone sempre diverse. La cosa che mi dà piu
fastidio, però, è l’atteggiamento molto superficiale di
alcuni, soprattutto verso le ragazze molto giovani che
hanno appena iniziato a lavorare. Certe persone
esprimono dei giudizi molto severi ed esagerati non
pensando alle conseguenze, soprattutto quando
rivolti a ragazze di 14-15 anni a inizio carriera.
Perché hai deciso di trasferirti in Italia?
È una nazione che mi è sempre piaciuta. Dopo aver
terminato gli studi, ho trascorso un paio di mesi da un
amica che vive in Italia, ma poi sono rientrata in
Polonia. Sono abbastanza impulsiva nelle mie
RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 9/2016 - 41