sia più globale. È vero che in italia accade quanto
hai detto, ma è anche vero che ogni fotografo
italiano ha accesso a un mercato di clienti non
solo italiani. È più facile arrivare a riviste o a
clienti russi, cinesi, tedeschi, americani, ecc… Sta a
ognuno cercare di costruire il proprio portfolio
clienti. L’esotico poi funziona sempre: per una
rivista italiana un fotografo americano è “cool”, ma
lo è anche un fotografo italiano su una rivista
americana! Quindi sta a noi cercare il posto
giusto dove pubblicare.
Per avere successo nella fotografia di moda,
secondo te è più importante curare la rete di
relazioni o la tecnica e lo stile?
È una domanda difficile, perché ognuno ha il suo
modo di costruire la propria carriera. Diciamo
che senza un agente è fondamentale la rete di
relazioni, forse più della tecnica. Ma per
progettare a lungo termine, non si può
prescindere dalla qualità del risultato. Chi lavora
sulle relazioni ha solo mercato nel cerchio delle
proprie conoscenze. Chi è bravo viene cercato al
di fuori della propria cerchia di contatti.
Qual è secondo te il futuro del mestiere di
fotografo?
Ci sono fotografi rinomati che non scattano
nemmeno. Hanno un assistente per le luci, uno
con la macchina, uno che sistema i modelli a
seconda delle sue direttive. I l fotografo sta
seduto e garantisce che il risultato sia quello
desiderato. Con l’evolvere delle tecnologie,
l’immagine ora si fa al momento della produzione
e anche nel momento della postproduzione.
Credo che tra cent’anni il ruolo del fotografo sarà
appunto quello di far funzionare tutto: coordinare
e indirizzare, sia che si scatti con una macchina
fotografica sia che si esegua un rendering con un
computer.
Quali consigli daresti a chi volesse intraprendere questa carriera?
Passione, costanza, capacità di lavorare sotto
stress e di gestire progetti complessi sono le
caratteristiche base. Certo, un talento innato e una
propria visione estetica aiutano tanto!
RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 6/2015 - 34