Resistenza e Cambiamento. Un Sindacato Umano per difendere la Specie. Resistenza e Cambiamento. | Page 14

La disfatta della politica Italia, 2013. Le elezioni politiche vedono salire l’astensionismo oltre il 25%. Di chi si è recato alle urne, circa un terzo ha votato per un comico, non candidato, il cui programma politico, lanciato nel “giorno del vaffanculo”, consisteva nella esortazione: ”Tutti a casa!”. Il resto dei votanti si è più o meno equamente diviso fra i due partiti tradizionali che, dopo essersi insultati, demonizzati e combattuti slealmente per tutta la campagna elettorale, hanno finito col mettersi insieme e dividersi le poltrone. D’ altronde il Belgio, dopo le elezioni del 2010, era sopravvissuto ( piuttosto bene ) per un anno e mezzo senza Governo, perché i partiti non riuscivano a mettersi d’accordo. Salvo poi costituire un esecutivo all’insegna dell’inciucio, dove dieci ministri su dodici erano gli stessi di quello precedente, uscito sconfitto dalle votazioni! La Grosse Koalition, come i tedeschi hanno tradotto l’italianissima “ammucchiata”, diventa sempre più spesso la naturale evoluzione del sistema democratico basato sull’alternanza destra/sinistra, conservatori/progressisti, liberali/statalisti. La democrazia parlamentare, rappresentativa, è in disfacimento. E non certo per colpa di fantomatici avversari come l’antipolitica, il terrorismo o lo scontro di civiltà, che sembrano piuttosto essere i suoi ultimi alleati, quel “nemico” foraggiato o creato ad arte nel disperato tentativo di riguadagnare attraverso la tensione, l’odio e la paura, un consenso inesorabilmente perduto. Con la fine delle ideologie, orribilmente smascherate nei campi di sterminio nazisti e miserabilmente crollate insieme al Muro di Berlino, i partiti hanno abbandonato qualsiasi riferimento ai valori ed ai principi attorno a cui erano nati, cancellando qualsiasi progetto di cambiamento sociale, per rassegnarsi ad una mera attività di “manutenzione”. Appiattiti sull’esaltazione del Libero Mercato ed omologati nel pensiero unico secondo cui il consumismo è il solo orizzonte possibile e desiderabile, hanno finito col diventare indistinguibili e intercambiabili. Rinunciando 13