Rassegna Stampa 4-48 PSYCHOSIS di S- KANE(ARVIGO CALVANI)doc07-03-2014-2.pdf Apr. 2014 | Page 59

IL CALVARIO DI SARAH KANE PER L’ASSENZA DI AMORE. Sara Chiappori Il testo 448 Psychosis non è certo una novità. L’ultimo scritto dalla drammaturga inglese Sarah Kane che di li a poco si sarebbe suicidata 8 nel 199, a 29 anni, mentre era già ricoverata al King’s College Hospital). Per molti un testamento, per tutti un pugno nella pancia di oltraggiosa potenza e squassante sincerità. Da un punto di vista teatrale, una partitura composita e raffinatissima che sfugge ad ogni definizione: non un monologo ma un flusso multiforme dove trovano posto frammenti di conversazioni tra medico e paziente, storie cliniche, questionari medici, visioni dall’ L’ibro dell’Apocalisse e citazioni letterarie, confessioni e astrazioni. Un urlo di rabbia, un inno alla vita, un canto d’amore . una preghiera disperata. Insomma un testo per attrici coraggiose. L’abbiamo visto fatto da Isabelle Huppert e Giovanna Mezzogiorno e Monica Nappo Giovanna Bozzolo, giusto per citare le più note. Ma ogni volta è una scoperta. Lo sarà sicuramente anche nell’interpretazione di Elena Arvigo, trentacinque anni, genovese, diploma alla scuola del Piccolo e una carriera trasversale tra teatro ( con Hermanis, Nekrosius, Jan Fabre) cinema ( era nel film con Julia Roberts Mangia, prega e ama) e televisione (Perlasca, Marcinelle, la serie americana Mental) . “Avevo un pregiudizio nei confronti della Kane, troppo “maledetta” – racconta – quando la giovane regista Valentina Calvani me l’ha proposto ho cominciato a studiarla sul serio e ho scoperto un’autrice straordinaria ma soprattutto un essere umano bellissimo. Niente derive morbose, dunque, in questo spettacolo intimo e raccolto che sulla scena dissemina specchi e frammenti di vetro, niente compiacimenti narcisistici ma una “grande urgenza di verità”.