4:48 Psychosis - TeatroInScatola (Roma)
Di sicuro una messa in scena riuscita, per uno dei testi
drammaturgici più controversi del nostro tempo.
"4:48 Psychosis" è un testo non facile. Più che uno spettacolo teatrale, ci si
trova di fronte ad una serie di bozze attaccate ricamate malamente, senza
continuità di sorta, quadri scollegati tra di loro, discontinui nel linguaggio,
dove l'unico tratto unificatore è l'occhio dell'autrice, la sua visione del mondo
tramite il filtro della profonda depressione. Siamo come davanti ad una lunga
lettera d'addio di un suicida, un flusso di coscienza che quasi non sembra
pensato per essere messo in scena. Un testo così spezzato, un collage di
appunti, è un'opera che rischia di risultare incompleta anche nel messaggio,
magari adagiandosi troppo nell' autocompiacimento di essere “il testo
maledetto dell'autrice che si è ammazzata”.
Invece la regia di Valentina Calvani evita di cadere in facili cliché, dona
spessore al testo, carica di emozionalità la messa in scena, giocando
con luci, musica e scenografia, ricreando nello spazio del teatro i luoghi della
mente e riuscendo quasi a dare coerenza al testo.
Il tutto anche grazie alla recitazione dell’attrice protagonista Elena
Arvigo, che, oscillando tra il naturale e il meccanico, interpreta le
parole del testo riempiendole di significati e colpendo il pubblico.
Dal 3 al 29 maggio. Dopo il successo riscosso al teatro Argot nello
scorso autunno, Elena Arvigo torna a portare in scena il dramma
della Psicosi della 4 e 48, ultimo testo di Sarah Kane, autrice inglese
morta suicida, che in questa sua opera unisce ad una poetica cruda e
visionaria la sua esperienza personale della depressione.
Luca Maria