TEATRO DELLA TOSSE. Grande successo di “4:48 Psychosis”, il duro testo dell’autrice
britannica. Bravissima Elena Arvigo.
Folle grido d’amore di Sarah Kane
Spettatori coinvolti dal racconto, molti lasciano la sala commossi.
Un testo durissimo, un’ interpretazione sul filo dello psicodramma. Dopo più di ottanta
repliche, il testo di Sarah Kane che Elena Arvigo continua a portare in scena con la
discreta (nel senso di non invadente) regia di Valentina Calvani resta qualcosa che
colpisce. E così è stato anche a Genova la scorsa sera, in occasione del debutto alla
Tosse di “4:48 Psycosis”, un grido d’amore che va ben oltre il semplice monologo, e
che il pubblico del teatro genovese ha accolto con un lunghissimo applauso e qualche
inaspettata lacrima. A luci accese, infatti, diverse spettatrici in platea non sono riuscite a
trattenere il pianto, dando sfogo all’elevato coinvolgimento emotivo. Tutto merito (o
colpa) del valore lirico del testo di Sarah Kane (scrittrice e drammaturga britannica
morta suicida nel 1999, prima che l’opera fosse rappresentata in scena) ma soprattutto
di Elena Arvigo, che si è calata a meraviglia in un personaggio dai risvolti psicologici
multipli, molteplici e mutevoli, tenendo in scacco la platea per quasi un’ora.
Impressionante il feeling che l’attrice ha ormai raggiunto col testo della kane, un
monologo che già dalla primissima lettura ha affrontato mantenendo ben piantati i piedi
nella realtà: “ Per confrontarti con un lavoro come questo- ha spiegato al pubblico al
termine dello spettacolo- devi per forza avere un centro emotivo molto forte per evitare di
portare in scena uno psicodramma personale”. Più di ottanta repliche all’attivo, ma
all’inizio non fu colpo di fulmine col testo della Kane: “Il ruolo mi era stato offerto già
diverse volte in passato, ma l’avevo sempre rifiutato, alla fine è come quando bussano
tante volte alla tua porta: magari provi a non badarci, ma arriva il momento che ti senti
pronta e apri. In quest’ottica Valentina (Calvani, la regista ndr) è stat brava a c