Regno Unito
26,83 Spagna
24,16 Singapore
20,72 Corea
19,41 Grecia
Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
12,10 Portogallo
8,25 Polonia
6,36
Messico
di scambio. Paradossalmente, i salari reali registrano proprio quest’anno una
3,80 Cina
variazione positiva.
Figura 1.15. Resta poco in busta paga...
Cuneo Fiscale nei Paesi Ocse - Lavoratore sposato con coniuge e due figli a carico, % sul reddito complessivo
44,50 Grecia
41,59 Francia
41,03 Belgio
38,17 Italia
38,08 Finlandiia
37,69 Svezia
37,45 Turchia
34,81 Spagna
34,10 Ungheria
33,75 Germania
30,82 Olanda
29,82 Polonia
29,77 Portogallo
27,02 Regno Unito
26,10 Giappone
20,27 Usa
19,22 messico
18,97 Corea
18,73 Canada
16,92 Australia
9,49 Svizzera
Fonte: REF Ricerche su dati Ocse
I lavoratori italiani soffrono per il basso potere d’acquisto delle loro retribuzioni. Rispetto ad altri Paesi questo dipende dal fatto che le quote del reddito
complessivo (cioè il costo del lavoro pagato dall’impresa) che arriva effettivamente al lavoratore è più basso. Inoltre è relativamente elevato in Italia il
“cuneo fiscale”. Con tale espressione ci si riferisce alla distanza fra il costo del
lavoro, al lordo dei contributi e di tutti gli oneri, pagato dal datore di lavoro, e
il salario netto percepito dal lavoratore.
È opinione diffusa che in Italia si debba cercare di ridurre il cuneo fiscale che
grava sul lavoro dipendente al fine di sostenere la crescita della domanda di
lavoro.
Una riduzione del cuneo comporta però un ammanco di risorse nel bilancio
pubblico, ponendo quindi il problema della relativa copertura.
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