28 RAPPORTO COOP 2014 > CONSUMI E DISTRIBUZIONE
parla di informazione economica alle famiglie
la comunicazione non è mai abbastanza. Le
indicazioni puntuali sul tasso di inflazione riportano, in media, un valore del 7,7%, nonostante la misura ufficiale sia da diverso tempo
inferiore al punto percentuale e che valori così
elevati non si registrino dagli anni ’80; le indicazioni sul Pil quantificano una flessione dello
-0,3% per il 2013 rispetto ad un calo del -1,9%;
nel caso della disoccupazione il valore medio
indicato è del 19,9%, con una statistica ufficiale del 13%. Sono dati che rivelano i limiti della
statistica “fai da te”, assai di moda negli ultimi anni, e che spesso hanno trovato nei mezzi
di comunicazione, alla ricerca dell’audience e
dello scoop, un terreno fertile.
Ma come si informano di economia gli italiani? In testa alle preferenze si conferma la
TV che per il 38% dei consumatori è il canale
principale, seguita dai giornali (20,3%) e da internet (20%). Distaccate radio (9,5%) e discussioni con parenti e amici (6,5%). In coda alla
graduatoria le pubblicazioni specializzate e
scientifiche (2,5%) e i discorsi dei leader (2,4%)
a testimonianza della perdita di credibilità della politica e della poca voglia di approfondire.
La statistica ufficiale ne esce bene, anche se
non benissimo, solo il 60% degli intervistati
RIMANE ELEVATA LA DISTANZA TRA PERCEZIONI E MISURE UFFICIALI
Valore puntuale della della statistica di riferimento,