Quixote Journey Volume 3 | Page 25

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La prima cosa che mostro allo scrittore è la bozza.

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo

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La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo e che ha bisogno di più revisioni, in cui cerco di rendere tutto comprensibile ma senza esagerare coi dettagli: può succedere che la mia prima idea non piaccia e venga scartata del tutto. In tal caso è utile non aver consumato troppe ore di lavoro, altrimenti l’idea di ripartire da capo potrebbe essere molto scoraggiante! La bozza è l’anima del disegno, ma deve anche essere sacrificabile. Dopo che la bozza è stata corretta e confermata, si passa all’inchiostrazione, un processo di “ripulitura” dell’immagine, in cui vengono definiti i dettagli e il disegno inizia a prendere la sua forma definitiva. Occhi e volti la fanno da padrone, ma è anche bellissimo, per me, modulare il segno per dare a tessuti e alla pelle il giusto spessore. Le luci e le ombre, infine, rendono il tutto tridimensionale.

La bozza, detta anche schizzo, è un disegno poco definito in cui si vedono la posizione dei corpi, l’abbigliamento e le espressioni dei personaggi. Mentre faccio la bozza, rileggo la scena e cerco i dettagli più caratteristici per dare forza all'illustrazione: una particolare ruga di un personaggio, un accessorio o un modo particolare di toccare il proprio partner.

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo e che ha bisogno di più revisioni, in cui cerco di rendere tutto comprensibile ma senza esagerare coi dettagli: può succedere che la mia prima idea non piaccia e venga scartata del tutto. In tal caso è utile non aver consumato troppe ore di lavoro, altrimenti l’idea di ripartire da capo potrebbe essere molto scoraggiante! La bozza è l’anima del disegno, ma deve anche essere sacrificabile. Dopo che la bozza è stata corretta e confermata, si passa all’inchiostrazione, un processo di “ripulitura” dell’immagine, in cui vengono definiti i dettagli e il disegno inizia a prendere la sua forma definitiva. Occhi e volti la fanno da padrone, ma è anche bellissimo, per me, modulare il segno per dare a tessuti e alla pelle il giusto spessore. Le luci e le ombre, infine, rendono il tutto tridimensionale.

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo e che ha bisogno di più revisioni, in cui cerco di rendere tutto comprensibile ma senza esagerare coi dettagli: può succedere che la mia prima idea non piaccia e venga scartata del tutto. In tal caso è utile non aver consumato troppe ore di lavoro, altrimenti l’idea di ripartire da capo potrebbe essere molto scoraggiante! La bozza è l’anima del disegno, ma deve anche essere sacrificabile. Dopo che la bozza è stata corretta e confermata, si passa all’inchiostrazione, un processo di “ripulitura” dell’immagine, in cui vengono definiti i dettagli e il disegno inizia a prendere la sua forma definitiva. Occhi e volti la fanno da padrone, ma è anche bellissimo, per me, modulare il segno per dare a tessuti e alla pelle il giusto spessore. Le luci e le ombre, infine, rendono il tutto tridimensionale.

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo e che ha bisogno di più revisioni, in cui cerco di rendere tutto comprensibile ma senza esagerare coi dettagli: può succedere che la mia prima idea non piaccia e venga scartata del tutto. In tal caso è utile non aver consumato troppe ore di lavoro, altrimenti l’idea di ripartire da capo potrebbe essere molto scoraggiante! La bozza è l’anima del disegno, ma deve anche essere sacrificabile. Dopo che la bozza è stata corretta e confermata, si passa all’inchiostrazione, un processo di “ripulitura” dell’immagine, in cui vengono definiti i dettagli e il disegno inizia a prendere la sua forma definitiva. Occhi e volti la fanno da padrone, ma è anche bellissimo, per me, modulare il segno per dare a tessuti e alla pelle il giusto spessore. Le luci e le ombre, infine, rendono il tutto tridimensionale.

La bozza è la fase che richiede più sforzo creativo e che ha bisogno di più revisioni, in cui cerco di rendere tutto comprensibile ma senza esagerare coi dettagli: può succedere che la mia prima idea non piaccia e venga scartata del tutto. In tal caso è utile non aver consumato troppe ore di lavoro, altrimenti l’idea di ripartire da capo potrebbe essere molto scoraggiante! La bozza è l’anima del disegno, ma deve anche essere sacrificabile. Dopo che la bozza è stata corretta e confermata, si passa all’inchiostrazione, un processo di “ripulitura” dell’immagine, in cui vengono definiti i dettagli e il disegno inizia a prendere la sua forma definitiva. Occhi e volti la fanno da padrone, ma è anche bellissimo, per me, modulare il segno per dare a tessuti e alla pelle il giusto spessore. Le luci e le ombre, infine, rendono il tutto tridimensionale.