Pubblicazioni e documenti Rivolta d'Adda: cenni storici | Page 3

Il passaggio dell‟Adda e la conquista dei paesi sulle opposte rive del fiume furono momenti tra i più drammatici della battaglia di Agnadello che il 14 maggio 1509 insanguinò le terre della Geradadda. I Francesi guidati dal re Luigi XII° in persona, prima del decisivo scontro, occuparono Rivolta, ne incendiarono le case e trucidarono un gran numero di persone che si erano rifugiate nella basilica di San Sigismondo. Nella battaglia in campo aperto che costò la vita a circa 15.000 soldati, Venezia subì una delle più pesanti sconfitte della sua storia tanto che da allora pose fine alla sua espansione sulla terraferma. Le fertili campagne vennero per anni devastate da soldati di ventura e da condottieri senza scrupoli come accadde nel 1521 quando il borgo fu occupato dagli uomini del generale francese Lautrec prima che venisse loro ordinato di saccheggiare Treviglio, città che in quella circostanza venne salvata dal miracolo della Madonna delle Lacrime. Nel 1527 i Lanzichenecchi, per giungere a Roma, seguirono il corso dell‟Adda e lasciarono un segno del loro passaggio e della loro ferocia anche a Rivolta. Tra il 1629 e il 1630 , la peste, su una popolazione che contava circa 2000 anime, fece più di 400 vittime. Nel 1705 Rivolta subì prima le angherie delle truppe di Eugenio di Savoia e poi quelle del duca di Vendome che avevano schierato i loro eserciti a Cassano dove nel mese di agosto si diedero battaglia. I soldati fecero sentire la loro presenza nelle campagne vicine tanto che , nel territorio di Rivolta, furono incendiate e saccheggiate le cascine Gorini, Rancata, Franca e Galvagna. Al termine della guerra di successione spagnola la Lombardia passò sotto la dominazione austriaca e Rivolta venne assegnata al contado di Lodi. Dopo il Congresso di Vienna , a conclusione delle guerre napoleoniche che coinvolsero il paese nel 1796 al momento della battaglia che si combattè presso il ponte di Lodi, il borgo entrò a far parte del Regno Lombardo – Veneto che aveva in Milano la sua capitale. Nel 1867 venne costruito su progetto dell‟ing. Milesi il primo ponte in cemento sull‟Adda. Solo un anno dopo, nell‟ottobre 1868, diverse arcate, poi rifatte in ferro, vennero travolte da una piena improvvisa e spaventosa che allagò le campagne e rovinò la strada che collegava Rivolta a Cassano. Anche il secolo che si è appena chiuso ha portato non pochi lutti nelle famiglie del paese. Molti giovani chiamati dai campi e dalle prime occupazioni nelle fabbriche del milanese hanno lasciato la loro vita in terre lontane, nel fango delle trincee, nelle aride steppe della Russia e perfino nella remota Australia. I caduti della I° Guerra Mondiale sono stati più di 100 e dal secondo conflitto 80 soldati ( senza contare il numero dei dispersi ) non sono più tornati al paese. La seconda metà del 1900 è stata caratterizzata da un periodo di pace e di benessere economico. La campagna si è via via spopolata, le nuove