Pubblicazioni e documenti Rivolta d'Adda: cenni storici | Page 6
CHIESA DI SANTA MARIA IMMACOLATA CONCEZIONE
E‟ un edificio del quattrocento costruito prospiciente la parrocchiale con
facciata a capanna in gran parte in cotto, profilata da archetti a tutto sesto
trilobati, motivo che decora anche il lato esterno di destra compresi i
contrafforti, una piccola abside e il campanile. Il lato a sinistra è addossato
alle case. Nel 1700 sopra il presbiterio è stata innalzata una cupola.
L‟interno è a una sola navata con volte a botte decorate da mirabili affreschi
datati 1506 che ricostruiscono in 14 scene, due delle quali scoperte nel 1981
sulla controfacciata, la vita della Madonna. Sulla parte centrale delle volte si
possono ammirare 48 tondi con figure di popolari, uomini e donne, forse del
paese o della Confraternita la cui sede era nella casa vicina. L‟intensità dei
volti, la bellezza delle immagini, l‟armoniosità delle scene hanno richiamato
alla mente dei critici le opere di Bramante, di Bernardo Zenale e per alcuni di
Leonardo da Vinci.
CHIESA DI SANT‟ALBERTO
E‟ stata costruita nel 1731 nelle vicinanze del cortile dove, secondo la
tradizione, c‟era la casa di Sant‟Alberto Quadrelli, patrono del paese,
al quale la chiesa è dedicata. Il campanile all‟esterno è a base triangolare.
Sul lato sinistro del portone d‟ingresso è possibile osservare un antico pozzo
e , sul lato destro , un ossario dove, fino a pochi anni fa, erano ben visibili i
resti di defunti della peste del 1630. L‟interno è a una sola navata. Sulle pareti
alcuni dipinti dell‟artista Guglielmo Beltrami illustrano le virtù del Santo.
Le due cappelle sono consacrate una a Sant‟Antonio da Padova e l‟altra a
Santa Lucia. Sopra l‟altare, in un‟urna, è conservata la tibia del Santo donata
dai lodigiani il 5 aprile 1856 e portata in processione, corredata da un
baldacchino argentato, nei giorni della festa patronale.
ORATORIO DEL PALADINO
Era uno degli avamposti che proteggevano anticamente il paese da Sud non
lontano dalla Cascina Castello vero e proprio fortilizio eretto a difesa dei
numerosi insediamenti agricoli della zona. Il toponimo Paladino viene citato,
nel 1183, distinto dal paese di Rivolta, nel diploma di Federico Barbarossa.
La chiesa, secondo lo studioso Diego Sant‟Ambrogio, non risale oltre la
seconda metà del secolo XV°. E‟ dedicata alla Vergine e al martire guerriero
San Maurizio e dotata all‟ingresso di un pronao. L‟interno è a una sola navata
e presenta alle pareti affreschi in gran parte rovinati.