Pubblicazioni e documenti Il borgo sull'alta riva: Castrum Ripaltae Siccae. | Page 12

quindi nella zona del Gerundo- queste puddinghe di varia formazione collegate da cemento calcareo, si trovano ordinate in vari strati, che vanno dal ceppo rustico o mezzano fino al ceppo gentile, di materiale fine, simile alle arenarie. Per cui si può concludere che, essendo indispensabile alla formazione di queste rocce la tranquillità e l ' immobilità del fluido, tale sedimentazione può essere delineata in questi termini( Breislak, citato dal Parati): a) le antiche alluvioni hanno portato nel mare pliocenico, che occupò in tempi molto remoti la pianura padana, i frammenti di rocce delle Alpi; b) il mare, con le sue acque li ha rotolati e distribuiti quasi ad uno stesso livello, mentre le correnti li hanno radunati in quantità maggiori in qualche parte piuttosto che in qualche altra; c) il mare si è ritirato per interramento della conca padana ad opera dei detriti dei fiumi e per un fenomeno tettonico di innalzamento del fondo; si sono di conseguenza formati dei ristagni di acque; d) nelle paludi( o nei laghi), le acque dei fiumi( nel nostro caso dell ' Adda) portarono in sospensione il carbonato calcareo il quale, per il ristagno del fluido, si è sedimentato sul fondo delle conche e ha cementato i ciottoli, le ghiaie e le sabbie. Ma arriviamo finalmente al terzo autore che abbiamo detto di voler prendere in esame. Si tratta di Livia Feroldi Cadeo, che in una pubblicazione del 1980, dal titolo " II Gerundo, antico lago della Lombardia“,( 7) par che chiuda ogni problematica sulla " vexata quaestio " con argomentazioni molto convincenti, e noi intendiamo presentarne i punti fondamentali; anche per chiudere così questo argomento. Premesso dunque che la Pianura Padana, agli inizi dell ' Era Quaternaria, a causa di un forte movimento bradisistico emerse dalle acque dell ' Adriatico che la coprivano da chissà quanti millenni; che nel periodo Olocenico, ritiratisi definitivamente tutti quei ghiacciai che nel Pleistocene l ' avevano trasformata in un paesaggio di tipo polare, defluirono a valle ingenti masse d ' acqua, cioè fiumi gonfi di detriti che contribuirono all ' interramento della vasta conca padana mentre l’ impeto delle correnti andava scavandosi di volta in volta alvei capricciosi e disordinati, in concomitanza con l ' alternarsi di periodi particolarmente piovosi con altri più asciutti; che le variazioni della capacità erosiva e di trasporto dei fiumi fecero in modo che le acque ora divagassero pigramente in ampi letti, ora si limitassero in più ridotti alvei lasciando qua e là acque stagnanti che ancora in epoca storica si estendevano in molte plaghe; la Feroldi Caldeo, accettando la teoria delle quattro epoche in cui può esser divisa la storia naturale del Lago Gerundo, ce la espone in questi termini: a) Epoca remotissima: le alluvioni del periodo postglaciale dell’ Era Quaternaria formarono- con deposizione di sedimenti- il terreno alluvionale " incoerente ", facilmente erodibile dalle successive alluvioni( diluvium recente) che crearono l ' ampia valle, lasciando al centro l ' allungato conoide( Insula Fulcheria) e altre isole minori di materiale " coerente ";
( 7) libro è uscito a cura della Pro-loco e della Banca Popolare di Soncino, e ci è stato favorito- nell ' esemplare n. 391- dall ' a- mico Maestro Domenico Invernizzi, che è stato per lunghi anni Sindaco di Pandino.