Programmi di Sala Coin du Roi Programma Dittico Pergolesi | Page 49
della musica, direttamente ed indirettamente. Ci chiediamo: è forse la
fede indubitabile nella struttura sociale di tipo piramidale a rafforzare
così tanto l‟idea di tonalità? Sono forse le leggi di Keplero sull‟orbita
ellittica che, identificando un afelio, un perielio ed un fuoco di
attrazione, legittimano indirettamente la supremazia dei tre centri
d‟attrazione armonica: tonica, dominante, sottodominante? L‟ellisse
è ad ogni modo figura geometrica fondamentale del Barocco.
Seppur il rafforzamento del concetto di auctoritas filosofica e
scientifica infonde piena fiducia e positivismo, in un epoca ancora
sferzata da pestilenze, guerre e carestie, l‟alta società teme più di ogni
altra cosa la perdita del proprio status. Ciò porta alla volontà di
affermare veementemente i privilegi sociali acquisiti. Il concetto si
traslittera in arte con l‟ostentazione dello sfarzo e la sovrabbondanza
di ornamentazioni: in musica è l‟epoca degli abbellimenti, del
virtuosismo strumentale, del funambolismo dei castrati. La teoria
aristotelica dell‟Horror Vacui, ovvero della preponderanza dello
spazio pieno rispetto a quello vuoto, sebbene confutata dalle leggi di
Torricelli e Pascal, continua a tradursi in un‟attenzione ossessiva al
dettaglio piuttosto che all‟insieme.
Eugenio d‟Ors intorno al 1950 propone una lettura metastorica del
Barocco, assumendo che non si tratti di un periodo storicamente
circoscritto, ma di una tendenza artistica reiterata nel tempo, un
atteggiamento poetico traducibile nella fase hegeliana del fuori-di-sé,
durante la quale l‟arte, prima ingabbiata in canoni formali
claustrofobici, prepotentemente elude le linee di fuga,
estrinsecandosi in un primo momento nell‟innovazione, e
traducendosi secondariamente nei manierismi storici. L‟ipotesi
dell‟autore spagnolo è senz‟altro suggestiva, e ci permette di avanzare
un parallelismo tra i giorni nostri ed i secoli XVII e XVIII.
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