Le birre artigianali
A trascinare la crescita sono soprattutto i birrifici artigianali che in Italia, sempre
secondo i dati Coldiretti, sono più che quadruplicati negli ultimi dieci anni, con
un aumento record del 330%, passando da poco più di 200 a oltre 860 unità
con una produzione annua stimata in 55 milioni di litri.
La nascita di queste nuove realtà ha portato ad una maggiore diversificazione
dell’offerta per un consumo che è diventato nel corso degli anni più consape-
vole e raffinato.
Cambiano e si ampliano le modalità e le occasioni di consumo e cresce il desi-
derio di conoscere meglio l’universo birrario.
Il 43% degli italiani ama sperimentare nuove birre, non conosciute, con livelli
di consumo che arrivano al 61% nei locali (pub, ristoranti, pizzerie ecc…) e al
64% a casa propria durante i pasti 3 .
La birra artigianale ha fatto inoltre da volano all’occupazione dei giovani (un-
der 35), notoriamente più attivi nei settori che richiedono profonde innovazioni
e sensibilità verso un tipo di produzione biologica, a “km zero” e fortemente
legata al territorio.
Da queste produzioni artigianali sono nate birre speciali come
quella pugliese al carciofo, alle visciole, al radicchio rosso
tardivo IGP o al riso fino ad arrivare alla prima agri-birra
prodotta nei territori terremotati di Amatrice, che nasce
dall’utilizzo dello scarto del pane.
Grande successo stanno riscontando anche i brewpub,
ovvero i pub in cui viene servita birra prodotta direttamen-
te in loco, all’interno quindi degli stabilimenti artigianali.
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Report AssoBirra precedentemente citato.
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