Il cocktail è skinny
Una delle mode degli ultimi anni, nata negli USA e diffusasi in poco
tempo anche nel vecchio continente, è quella degli skinny cocktail.
Sempre più spesso i locali alla moda introducono nelle loro liste di
cocktail corpose sezioni di light drink, ovvero bevande a basso con-
tenuto alcolico e calorico, capaci di appagare le papille gustative di
coloro che alle bollicine non sanno proprio rinunciare.
Come si ottengono?
Semplicemente utilizzando minori quantità di basi alcoliche e sosti
tuendo alcuni degli ingredienti che compongono il drink: del selz o
dell’acqua minerale gassata al posto di una bevanda frizzante, evi-
tando lo zucchero e aggiungendo frutta dolce più matura o sciroppo
d’agave oppure utilizzando la stevia, una sostanza naturale che ha
un potere dolcificante di molto superiore allo zucchero comune.
Dove la ricetta prevede la panna, si predilige quella di soia a quella
di latte vaccino e, per insaporire ulteriormente le bevande, si aggiungo
no spezie come zenzero e cardamomo, che arrotondano il gusto senza
pesare sul bilancio energetico del drink.
Queste bevande sono
diventate un vero e proprio
piacevole must have per chi è
attento alla linea, visto
che i cocktail light
contengono circa
un terzo delle calorie
rispetto a quelli tradizionali.
Non solo, avendo un basso
contenuto alcolico, aiutano
a non superare il tasso
consentito dalla legge per
la guida e incentivano
quindi a bere in maniera più
equilibrata e consapevole.