Ed è proprio sul packaging che si stanno compiendo gli sforzi maggiori in tema
ambientale: ridurre al minimo possibile le confezioni, evitando sprechi e doppi
involucri, ma non solo. La ricerca si sta concentrando su imballaggi di carta
e bioplastiche biodegradabili e compostabili, che possono cioè essere smaltite
come rifiuti organici insieme agli scarti alimentari.
Sugli scaffali dei supermercati ne possiamo vedere già alcuni esempi: stoviglie,
posate e cannucce monouso biodegradabili, cialde di caffè compostabili, ver-
dure confezionate in sacchetti di bioplastica e così via.
Per il momento rappresentano una piccola percentuale di tutti gli imballaggi,
ma il trend è fortemente in crescita e i miglioramenti tecnologici permetteranno
a breve di rendere queste soluzioni più funzionali ed economiche.
Attualmente, le bioplastiche rappresentano circa l’1% di tutta la plastica prodot-
ta ogni anno in Europa. Ma con l’aumento della domanda e l’emergere di nuovi
biopolimeri, il mercato è in continua crescita.
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