IN PRIMO PIANO
LE STRUMENTAZIONI
DEL LABORATORIO DI COOP ITALIA
Il problema delle frodi in ambito alimen-
tare tocca non solo i consumatori e gli or-
gani di controllo, ma anche e soprattutto
gli operatori del settore agro-alimentare.
Coop è da anni impegnata su questo
tema, in quanto le frodi possono costitu-
ire un problema economico, ma anche di
potenziale sicurezza per il consumatore.
Alcune merceologie sono più soggette a
frodi, ad esempio l’olio extravergine d’o-
liva, il pesce, il miele, i derivati del pomo-
doro, le spezie, ecc.
Vediamo quali sono i principali strumen-
ti utilizzati dal Laboratorio di Coop Italia
per svolgere questo delicato compito.
• G
ià dagli anni 1999-2000 il labora-
torio è dotato di una serie di strumenti
per l’analisi del DNA negli alimenti, che
consentono di verificare la corrispon-
denza tra quanto dichiarato in etichetta
e le specie animali e vegetali presenti
nei prodotti, permettendo di identificare
eventuali frodi dovute a sostituzioni, ag-
giunte o sottrazioni.
• All’inizio del 2016 sono stati acquistati
due nuovi strumenti: la Digital PCR e un
sequenziatore Next Generation Sequen-
cing, i quali hanno permesso di miglio-
rare e ottimizzare le analisi del DNA
dei prodotti.
• N
el 2013 è stato acquistato Heracles II,
un gascromatografo FAST a doppia co-
lonna con due ionizzatori di fiamma,
che si può considerare come un “naso
elettronico evoluto” in grado di traccia-
re un profilo globale dei composti vo-
latili del prodotto stesso. Al momento il
suo utilizzo è focalizzato in primis sui
prodotti Coop e nello specifico sull’i-
dentificazione dell’origine geografica
dell’olio extravergine di oliva (italiano-
comunitario), ma anche su miele, caffè,
vino, pet food, formaggi, spezie.
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