RILEGGERSI
Siete al secondo giorno . Avete smesso per un po ' di ore di pensare al lavoro , avete dormito e ora tornate su quello che avete scritto il giorno prima . Per prima cosa , rileggetelo . Rileggere è un momento delicato : vi mette a confronto con un risultato , con la considerazione che avete di voi stessi . È uno scontro con la realtà , perché fino a quel momento non sapete bene quello che avete combinato , avete solo la percezione del giorno prima , in cui la scrittura era fluida e magari vi sentivate eccitati . Adesso è il momento della verità .
Voi siete il primo pubblico della vostra commedia . E quando rileggete potete avere due reazioni : quello che avete scritto vi piace tantissimo o al contrario vi fa orrore . Ognuno di noi ha dentro di sé un lettore buono e un lettore cattivo . Il primo , mentre rileggete , dice : cavolo , è bellissimo . Sei un genio ! ed è un lettore molto utile perché vi dà il coraggio di continuare . L ' altro , il cattivo , invece è spietato , dice : lascia perdere , non sei portato , cambia mestiere . Il suo obbiettivo è farvi smettere di scrivere . Bisogna riuscire a far collaborare i due personaggi : il lettore buono vi incoraggia , quello cattivo deve farvi vedere dove la scena è difettosa . Bisogna unire queste due forze per non essere né troppo critici né troppo indulgenti .
Nella rilettura il lettore cattivo , invece di deprimervi , deve cercare di percepire le stonature , oppure le parti inutili , oppure dove il personaggio è noioso , dice cose scontate . Ripassate la scrittura battuta su battuta e cominciate a metterla a posto , come una bicicletta rotta , con la pazienza di un artigiano : buttate i pezzi che non funzionano , aggiungetene dei nuovi . Questo lavoro , oltre ad essere importante di per sé , vi servirà per rientrare nell ’ esatta concentrazione del giorno prima , rientrare dentro i personaggi , dentro al vostro percorso mentale . Se ricominciaste a scrivere a freddo , probabilmente sareste in uno stato d ’ animo molto diverso da quello del giorno precedente e rischiereste di dare al materiale un ' impronta discordante .
Personalmente riesco ad andare avanti solo se ho la sensazione che quello che c ’ è dietro funzioni . Se non sono convinto di quello che ho scritto fino a quel momento , non riesco e a dire : poi tornerò indietro a correggere . Perché mi pare di non avere il " passo " giusto . Perciò non scrivo una battuta nuova se prima non sono completamente soddisfatto di quelle già scritte . Piuttosto , se il lavoro precedente mi pare fuorviante , lo butto via tutto e ricomincio da zero . Succede raramente . Di solito passo diverso tempo a correggere e ricorreggere e a quel punto sono pronto per fare il passo avanti .
Se nella scrittura fate un passo avanti ogni giorno , il lavoro preliminare di rilettura sarà sempre più lungo , fino ad occuparvi tutta la giornata di lavoro . Si può parzialmente ovviare a questo
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