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Eco di Biella | LUNEDÌ 29 OTTOBRE 2018
A PALAZZO FERRERO
Social Bun, rete di aziende legate da innovatività e at-
tenzione al sociale. Nello scenografico salone di Palazzo
Ferrero, i visitatori hanno potuto così trovare una ampia
panoramica delle bontà del territorio, animata da labo-
ratori, dimostrazioni e degustazioni, e da un apprezzato
show cooking di Marta Foglio, a base di prodotti no-
strani, organizzato da Slow Food Biella. «Con questa
esposizione – dichiara il direttore del Gal Michele Co-
lombo – possiamo dire che è ufficialmente nato un “si -
stema biellese” di offerta enogastronomica di qualità».
Tutto il buono del Biellese
il debutto delle filiere Gal
Fatti ad arte è stata l’occasione per il debutto delle quattro
filiere del cibo promosse dal Gal Montagne biellesi: Pa-
norama del Gusto, che raggruppa realtà produttive e
commerciali dell’Oasi Zegna; TeriTorj, formata da azien-
de bio; EatElvo, che unisce 8 produttori della Valle Elvo;
LA MANIFESTAZIONE Il sogno è la rinascita del borgo
Fatti ad arte: l’artigianato conquista Biella
L’eccellenza del “saper fare” torna al Piazzo. Nasce una associazione che guarda al turismo
È tornata ‘Fatti ad arte’, la
kermesse di alto artigianato
che, lo scorso fine settimana,
ha richiamato al Piazzo oltre
trenta maestri d’arte, prove-
nienti dal Biellese e da tutta
Italia. Ad ospitarli è stata la
cornice suggestiva e presti-
giosa di Palazzo Lamarmora
e Palazzo Ferrero, dimore
storiche che, con il loro pa-
trimonio di affreschi, deco-
razioni e arredi, realizzati nel
corso dei secoli, testimoniano
lo stretto legame con il mon-
do degli artisti artigiani.
Dopo l’esordio dello scorso
anno – quando la scommessa
di portare fin quassù una se-
lezionata rappresentanza di
eccellenze artigiane era stata
coronata da un successo ina-
spettato – quest’anno il for-
mat è stato confermato e raf-
forzato: non più un audace
esperimento, ma un appun-
tamento che ambisce a di-
ventare punto di riferimento
per il mondo dell’ar tigianato
d’ar te.
Così sabato scorso l’inaugu-
razione a Palazzo Gromo Lo-
sa - alla presenza delle au-
torità locali e delle organiz-
zazioni di categoria – è di-
ventata l’occasione per fare il
punto sul ruolo e sulle pro-
spettive dell’artigianato di
qualità. Mestieri basati sul
‘saper fare’, sull’amore per il
lavoro fatto bene, sulla cura
dell’oggetto: valori che oggi -
in una economia basata sulla
rapida sostituzione dei pro-
dotti – possono apparire con-
trocorrente. E invece sono es-
senziali per conservare il pa-
trimonio culturale e l’identità
di un territorio, che è fatto
anche di ‘sapere materiale’,
come ha ricordato il vice-
sindaco Diego Presa, citando
la lunga e ricca tradizione
artigiana del Biellese.
Ma non solo: i mestieri ar-
tigiani possono oggi rappre-
sentare il volano di una eco-
nomia sostenibile che com-
pete sulla qualità, piuttosto
che sulla quantità. Lo ha af-
fermato Antonella Parigi, as-
sessora alla Cultura e Tu-
rismo di Regione Piemonte,
che proprio durante l’incon-
tro ha firmato la Carta in-
ternazionale dell'artigianato
artistico, un documento – sot-
toscritto da 14 regioni, 5 stati
esteri, Confartigianato e
CNA nazionali – che mira a
creare sinergie a livello in-
ternazionale per dare mag-
giore visibilità alle produzioni
ar tistiche.
E una sinergia essenziale è
senz’altro quella tra artigia-
nato e turismo: proprio a que-
sto tema è stato dedicato un
tavolo di lavoro, promosso da
MAC Mestieri d’arte a ruota
della cerimonia di inaugu-
razione, che ha visto con-
frontarsi numerose esperien-
L’ESPO-
SIZIONE
degli arti-
giani al Piaz-
zo in occa-
sione di
“Fatti ad
ar te”. Qui a
sinistra un
m o m e nto
del conveg-
no di pre-
s e nt a z i o n e
dell ’i n i z i at i -
va
ze, da un capo all’altro della
penisola. A dimostrare che il
turismo ‘lento’, che sempre
più ricerca esperienze dirette
di luoghi, tradizioni, cibi, sa-
peri peculiari e autentici, si
sposa perfettamente con un
artigianato che sappia offrire
prodotti tipici di qualità, sia
nel campo della manifattura
che dell’enogastronomia.
La strada è come sempre
quella di ‘fare rete’. Anche
per questo, Fatti ad Arte è
diventata
un’a s s o c i a z i o n e,
per consolidare l’esperienza
di questi due anni ma anche
per andare oltre. Il progetto è
infatti quello di riportare al
Piazzo il ‘sapere artigiano’, a
partire dalla formazione, con
i corsi del MAC che si spo-
stano a Palazzo Ferrero, già
sede di numerose attività di-
dattiche di UPB. E poi in-
centivare l’apertura di nuove
botteghe e laboratori, nei tan-
ti spazi abbandonati, con il
sogno di riportare il borgo
medievale alla sua vocazione
originale: quella di un vero e
proprio ‘quartiere degli ar-
tigiani’.
IL VIAGGIO Tra gli artigiani
Il “fatto a mano”
diventa arte
GESTIONE La storica struttura ai giardini Zumaglini
Capannina, c’è un’offerta
Buone notizie sul fronte dalla
gestione futura della Capan-
nina di Biella. Il bando lan-
ciato dal Comune di Biella si
è infatti chiuso alle 12 di
venerdì scorso. «Abbiamo ri-
cevuto un’offerta - spiega l’as-
sessore al bilancio Giorgio
Gaido, promotore dell’idea di
dare in gestione la storica
struttura che si trova all’in-
terno dei giardini Zumaglini
-. Oggi mi confronterò con i
dirigenti per capire se tutto
quanto è congruo con il ca-
pitolato del bando. Se così
sarà potremo procedere al-
l’assegnazione definitiva». La
struttura, dunque, potrebbe
riaprire a breve. Servono in-
terventi urgenti, quali ad
esempio la posa di una nuova
caldaia e il riarredo dei locali
che negli ultimi anni, prima
della chiusura, era stato adi-
bito ad asilo.
Intanto il Comune ha lan-
ciato anche un bando per la
gestione della Caffetteria del
Chiostro. C’è tempo fino a
martedì 27 novembre.
Le offerte non potranno es-
sere inferiori a 340 euro al
mese più Iva. Le altre spese a
carico del conduttore sono
fissate in 3.300 euro annue
per il consumo di energia
elettrica e nel 7,1% del totale
delle bollette per acqua e ri-
scaldamento del complesso
del Chiostro di San Seba-
stiano. Il contratto avrà la
durata di sei anni e al vin-
citore della gara resteranno a
disposizione gli arredi e i mo-
bili, escluso il bancone che è
di proprietà del vecchio ge-
store. Sarà comunque pos-
sibile intavolare una trattativa
per l’a c q u i s t o.
PERSONAGGI Roberto Brocco stasera all’Eredità su RaiUno
l E.P.
Imprenditore del grissino in Tv
Roberto Brocco (nella foto),
titolare del Grissinificio omo-
nimo il cui marchio è “Il vero
grissino biellese”, 43 anni, di
Gaglianico, paese dove vive
con la moglie Caterina e le tre
figlie Emma, Sara e Marica
domani va in onda alla punta
dell’Eredità su RaiUno pre-
telegiornale. «Partecipare al-
l’Eredità è stata un espe-
rienza bellissima, prima di
arrivare a registrare la pun-
tata ho dovuto superare un
provino a Torino, ho su-
perato un quiz di cultura
generale e la prova davanti ad
una telecamera. Dopo due
mesi circa mi hanno chia-
mato».
Brocco ha avuto viaggio e
pernottamento organizzato
tutto a spese Rai. Con Flavio
Insinna è stato subito un bel
rapporto. L’unica cosa che
Brocco non racconta è come
è andata a finire: è diventato
campione? è stato subito eli-
minato? Per saperlo, è ne-
cessario vedere la puntata di
domani sera. E se sarà lui il
vincitore, quella di mercoledì
e via discorrendo.
l R.E.B.
Biciclette in legno, antichi novità, a partire dalla mostra
lampadari, bambole in legno, Sartoria Italiana, ospitata nel
presepi napoletani, filigrane salone dei Galliari. E poi – in
d’argento, cornici dorate, quella che un tempo era una
mobili vintage, capi di sar- cantina del palazzo – le scar-
toria, cristalli decorati, in- pe personalizzate di Barbera
tonaci a calce, rilegature pre- e figli, azienda biellese vin-
ziose, calzature fatte a mano, citrice del premio ‘Miglior
chitarre, vetrate…. È già sor- Artigiano d’Italia’. E ancora
prendente di suo, Palazzo La l’accogliente spazio vintage
Marmora, con le stanze ric- allestito, con la consueta
che di affreschi, dipinti, mo- creatività, dalla Cuperfrigor
bili che ne raccontano secoli di Rosita Cupertino. O an-
di storia. E quando apre le cora le preziose statuine, nel
porte ai lavori dei maestri rispetto della settecentesca
artigiani, ogni ambiente di- arte presepiale napoletana,
venta una sorpresa, in un portate da Cava dei Tirreni
caleidoscopio di oggetti belli dalle ceramiste dell’associa-
e affascinanti, e soprattutto di zione Pandora. E le affa-
racconti: perché dietro cia- scinanti bici rivestite in legno
della Fervora,
scuno di questi
di
Casale
prodotti c’è tut-
Monfer rato.
to un mondo,
E poi l’ar te
una
passione Nelle dimore
della “glitti-
che spesso si
tramanda per storiche del Piazzo ca” (l’incisio-
del vetro)
ge n e r a z i o n i ,
i lavori dei maestri ne
della savone-
l’avventura di
se
Vanessa
una sfida af- artigiani italiani
Cavallaro, le
frontata e vin-
vecchie bambole della Val
ta.
Gardena di Judith Sotriffer, e
In questa seconda edizione, tanti altri ancora.
troviamo parecchi volti noti, C’è poi un altro mondo pa-
che già lo scorso anno ave- rallelo, quello dell’enogastro-
vano fatto da apripista e nomia: anche qui, eccellenza
hanno voluto riconfermare la significa prodotto ‘fatto be-
propria presenza all’eve n t o : ne’, nel rispetto della tra-
dalla grande tradizione liu- dizione, impiegando materie
taia milanese della Fonda- prime locali e di qualità, ma
zione Monzino, alla torinese con un occhio attento alla
Reale Restauri, che ridona la comunicazione e al marke-
luce agli antichi lampadari, ting. Anche quest’anno, l’a-
alle legature preziose della rea food di Fatti ad Arte ha
bottega biellese Rilegato a trovato spazio nel vicino Pa-
mano. E anche quest’a n n o, lazzo Ferrero, dove il GAL
l’enorme ficus che ricopre la Montagne Biellesi, partner
parete del giardino d’inver no dell’evento, ha allestito una
fa da sfondo verde alle im- vera e propria vetrina dei
magini che raccontano i gesti sapori biellesi: e anche questo
sapienti degli artigiani, con – aver messo insieme sessanta
gli scatti del giovane foto- piccoli produttori in una
grafo biellese Carlos Gia- esposizione unitaria e coor-
dinata – si può definire un
nesini.
piccolo capolavoro.
l S.P.
Ma ci sono anche parecchie