GIOVEDÌ 27 SETTEMBRE 2018
PRIMO PIANO
| Eco di Biella
TANTE ESCURSIONI
Mucrone days, programma
per il secondo weekend
Archiviato il primo weekend con la carica dei
300 corridori in maschera del Muc Fun Trail e
con il tutto esaurito del sabato sera alla Silent
Disco a OropaSport, è già tempo di tornare in
vetta per il secondo weekend dei Mucrone Da-
ys 2018. Il grosso del programma si concen-
trerà la domenica con eventi per escursionisti,
per chi ama arrampicare, per chi preferisce
camminare o anche solo avvicinarsi alla natura
alpina. E’ quello che accadrà anche sabato 29
con la giornata “Educational sulle geoscien-
ze”, organizzata dallo staff del Giardino Bo-
tanico e valida come aggiornamento professio-
nale per gli insegnanti, i cui posti sono già an-
dati esauriti.
Domenica 30 il primo appuntamento è in piaz-
za Martiri a Biella: da qui partirà, alle 7,30,
l’escursione fino a Oropa guidata dall’istr ut-
tore di nordic walking Marco Macchieraldo.
Per gli amanti del trekking, alle 8 gli esperti di
Montagna Amica guideranno gli escursionisti
a partire dalla stazione di valle del funivie lun-
go l’anello che tocca monte Tovo, rifugio Ro-
sazza, rifugio Savoia con la possibilità di rien-
trare fino a Oropa a piedi. Sempre dal piazzale
| 5
delle funivie partirà alle 8 Caminando, l’escur-
sione ideata dal Cai fino al monte Camino. Ci
si potrà unire al gruppo anche alle 9,30 a Oro-
paSport. C’è anche un itinerario per i bambini
pensato dal Cai da OropaSport verso il lago del
Mucrone. Si parte alle 10. Per chi vuole restare
faccia a faccia con la roccia, a cura delle Guide
alpine biellesi e del Cai, sarà possibile provare
le vie di arrampicata e le ferrate con l’assisten-
za degli esperti a partire dalle 10.
I DATI Ma mancano strategia e investimenti. E occorre superare i confini
Turismo: bene il 2017, ma futuro incerto
Presentata la ricerca annuale dell’Osservatorio. Aumentano i turisti nel Biellese
Per il turismo biellese, il 2017
è stato un anno decisamente
positivo, dopo la performan-
ce deludente del 2016. È
quanto emerge dalla ricerca
Turismo Biellese e Vercellese
2017, realizzata come ogni
anno dall’Osservatorio di
Camera di Commercio Biella
e Vercelli e presentata mar-
tedì scorso al Museo del
Ter ritorio.
Sono infatti cresciuti sia gli
arrivi, che nel 2017 hanno
raggiunto quota 95.800
(+10.9%), sia le presenze
(ossia i pernottamenti), che
sono stati 267.564 (+10.1%).
Anche la ricettività nella no-
stra provincia è aumentata:
nel 2017 le strutture erano
274 (+ 7.5%), per un totale di
6.398 posti letto (+2.3%). A
far crescere questo numero
sono stati soprattutto i
bed&breakfast, passati dai
111 del 2016 ai 127 dello
scorso anno, con una crescita
del 14.4%.
Secondo Rocco Casella, re-
sponsabile dell’Ufficio Studi
dell’ente camerale, non c’è
però da essere troppo ot-
timisti. Il miglioramento dei
dati 2017 rispetto all’anno
precedente è infatti da at-
tribuirsi ad una serie di even-
ti di portata nazionale svol-
tisi sul territorio - in par-
ticolare il Giro d’Italia e gli
Special Olympics – e ci si
può dunque aspettare in fu-
turo un rimbalzo negativo,
già evidente nei primi dati
del 2018.
Le preoccupazioni derivano
anche dal fatto che, stando
all’indagine
campionaria
svolta dall’Osservatorio pres-
so gli operatori, non emer-
gono segnali di un miglio-
ramento qualitativo della no-
stra offerta: le strutture tu-
ristiche investono poco, non
innovano, non fanno for-
mazione, basti pensare che
solo il 39% degli operatori
intervistati ha effettuato in-
vestimenti, e di questi solo il
5% ha speso in aggiorna-
mento professionale. Ma so-
no anche poco collaborative -
solo l’8% fa parte di un
consorzio turistico e pochi
collaborano con agenzie di
viaggio (14%) o con tour
operators (18%) – e non
sempre attrezzate per in-
tercettare la domanda: a
fronte di un turista che sem-
pre più prende le sue de-
cisioni sul web, solo il 58%
delle strutture ricettive con-
sente la prenotazione on li-
n e.
Ma gli elementi di criticità
evidenziati da Casella ri-
guardano anche le infrastrut-
ture territoriali, a partire dai
trasporti, cronico handicap
del Biellese, fino alla co-
municazione, dai punti in-
formativi alla segnaletica. E
I RELATORI al-
la presen-
tazione dei dati
sul turismo nel
Biellese. Il 2017
si chiude con
una buona per-
formance, an-
che se il futuro
resta incerto
PERCHÉ I TURISTI SCELGONO IL BIELLESE
LE MOTIVAZIONI del soggiorno nel Biellese, secondo le dichiarazioni degli operatori (indagine campionaria sul 42%
delle strutture ricettive). Fonte: Provincia di Biella, Ufficio Turismo – Elaborazioni Osservatorio Turismo
soprattutto manca una stra-
tegia di promozione del ter-
ritorio, coordinata e stimo-
lata
dall’amministrazione
pubblica, il cui compito oggi
non può che essere quello di
indicare il percorso e creare
le condizioni perché gli ope-
ratori privati si attivino.
E qui è più che mai ne-
cessario superare una logica
localistica: i turisti non si
muovono seguendo i confini
amministrativi ed è urgente
fare rete con i territori li-
mitrofi, per presentarsi sul
mercato con un’offerta in-
tegrata, basata sulle sinergie
anziché sulla competizione.
Della necessità di superare la
dimensione provinciale han-
no parlato tutti i rappre-
sentanti istituzionali presen-
ti. Alessandro Ciccioni, pre-
sidente della Camera di
Commercio di Biella e Ver-
celli, ha ricordato la di-
namica di accorpamento in
corso nella governance degli
enti camerali. Paola Gallo,
neo presidente di Atl Biella,
ha richiamato l’impor tanza
di uno “stor ytelling” c o n-
diviso e partecipato: «Per
fare turismo occorre “s avo i r
faire” ma anche “faire sa-
vo i r ”, ossia saper raccontare
il territorio, nella sua in-
terezza». Teresa Barresi, as-
sessore a Cultura e Turismo
del Comune di Biella, ha
sottolineato la necessità di
muoversi in una dimensione
regionale: «Altrimenti ri-
schiamo di perdere la visione
generale». «L’offerta turistica
- ha aggiunto Vincenzo Fer-
raris, sindaco di Pollone e
consigliere provinciale con
delega al Turismo - deve
certo superare i confini, ma
nello stesso tempo deve saper
salvaguardare e valorizzare
le peculiarità di ogni singolo
territorio. Il Biellese - ha
concluso un po’ p o l e m i c a-
mente – non ha bisogno di
inventarsi eventi per attrarre i
turisti, perché ne ha già
avuto uno in regalo, che ogni
stagione si rinnova: il pae-
saggio, le bellezze naturali.
Dobbiamo essere capaci di
valorizzarlo e promuoverlo,
anche all’interno di una pro-
posta turistica più ampia».
l Simona Perolo
L’IDEA Una “smart region” tra i due capoluoghi. Il progetto pilota Valsesia 365 potrebbe toccare anche noi
Il Biellese, un Central Park tra Torino e Milano
Sollevare lo sguardo, per inquadrare lo
sviluppo turistico locale in una dimen-
sione che vada al di là dei confini am-
ministrativi: questo il tema centrale
dell’incontro al Museo del Territorio e
il progetto di Central Park illustrato da
Andrea Rolando, docente del Politec-
nico di Milano, è stato un esempio con-
creto degli orizzonti che un punto di
vista esterno e più ampio può aprire.
«L'idea – ha spiegato Andrea Rolando,
che da anni lavora al progetto insieme
al Politecnico di Torino – è quella di
valorizzare e dare una identità alla
grande area (130 x 60 km) compresa tra
le due aree urbane di Milano e Torino.
Infrastrutture quali l’Alta Velocità o la
rete autostradale hanno indubbiamen-
te avvicinato le due metropoli, ma pa-
radossalmente rischiano di tagliare
fuori i “territori intermedi”».
Si tratta invece di un’area strategica,
collocata all’incrocio tra due impor-
tanti rotte europee (il corridoio 24 Rot-
terdam-Genova e il corridoio 5
Kiev-Lisbona), ricca di beni naturali e
culturali (il Parco del Ticino, la Val-
sesia, le montagne biellesi), punteggia-
ta da medie città di notevole interesse
I PERCORSI in bicicletta potrebbero rappresentare un volano per il turismo
(Ivrea, Biella, Vercelli, Novara, Varal-
lo, e molte altre) e percorsa da una rete
capillare di collegamenti “lenti”: non
solo ferrovie e strade locali, ma anche
canali, strade sterrate, cammini, canali
navigabili. Un potenziale “Central
Pa r k ”, che ha come dorsale il canale
Cavour, che nasce dal Po a Chivasso
per poi terminare nel Ticino, nei pressi
di Galliate.
Il territorio è ricco di risorse e infra-
strutture già esistenti: ma occorre con-
netterle, in modo da ‘ricucire’ il rap-
porto tra metropoli, borghi e paesag-
gio, e migliorarne l’accessibilità. La
chiave del progetto sta appunto nel
creare punti di interscambio tra la mo-
bilità veloce e le reti di mobilità lenta,
che favoriscano la “per meabilità” tra le
infrastrutture e il territorio circostante e
consentano l’intermodalità, ossia il
passaggio tra mezzi di trasporto diver-
si: ad esempio la possibilità di uscire
dall’autostrada per visitare borghi e cit-
tà, o di noleggiare una bicicletta in ogni
stazione ferroviaria per raggiungere le
località vicine.
U n’operazione complessa, che dev’es -
sere rivolta non soltanto a soddisfare la
domanda turistica, ma anche a offrire
ai residenti una alternativa di mobilità
più efficiente e sostenibile. «Il turismo -
ha sottolineato Andrea Orlando - può
svolgere un importante ruolo come ca-
talizzatore ma non può essere il solo
motivo per attuare i progetti, altrimenti
si creano “parchi tematici”».
In quest’ottica sono già stati proposti, a
partire dal periodo di Expo2015, nu-
merosi itinerari “lenti”, soprattutto
percorsi ciclabili nell’area tra le due
metropoli. E tra i progetti di ampio
respiro che vanno in questa direzione
c’è il progetto pilota Valsesia 365, pro-
posto da Confindustria Piemonte, vol-
to alla valorizzazione turistica dell’Al -
ta Valsesia: una iniziativa che potrebbe
coinvolgere anche il Biellese, dall’Oasi
Zegna fino alla Serra di Ivrea e al lago di
Vive r o n e.
l S.P.