4 |
PRIMO PIANO
PER IL RECUPERO DI AREE DISMESSE
Utilizzo del suolo,
la nuova legge regionale
A distanza di quasi un anno dalla prima bozza di re-
visione normativa, dopo tre mesi di lavoro in Com-
missione consiliare, e a seguito di numerosi confronti
con i rappresentanti degli enti locali e delle organiz-
zazioni di categoria, il Consiglio regionale approva la
Eco di Biella | GIOVEDÌ 27 SETTEMBRE 2018
legge sul riuso e riqualificazione degli edifici in essere e
di rigenerazione di parti di città, con l’obiettivo di di-
sciplinare procedure edilizie innovative e semplificate
che promuovano il recupero dell’edificato quale scelta
prioritaria e alternativa rispetto all’occupazione di suo-
lo libero, superando al contempo le operazioni in de-
roga di parziale rinnovo del patrimonio edilizio pre-
viste dal cosiddetto Piano Casa. Rispetto alla norma-
tiva precedente, appunto, il Piemonte si è ora dotato di
una disciplina organica e stabile, senza il carattere della
deroga allo strumento urbanistico e senza limitazioni
temporali, con l’obiettivo di rinnovare parti di territorio
urbanizzato, costituito da un patrimonio degradato e
obsoleto, di scarsa qualità architettonica e privo dei
criteri funzionali, di sostenibilità energetica e di sicu-
rezza sismica. La nuova legge agevolerà gli interventi
che riguardano singoli manufatti edilizi (ristrutturazio-
ne edilizia, recupero dei sottotetti e dei rustici) o parti
più consistenti del patrimonio edilizio (sostituzione
edilizia) nelle sue varie destinazioni d’uso, adoperando
un approccio di tipo urbanistico che incardina ope-
razioni edilizie di diversa natura, fino ad arrivare alla
rigenerazione urbana, sociale, architettonica e ambien-
tale di parti consistenti di città. Pertanto, dalla singola
costruzione uni-bifamiliare, oggetto dell’a gevo l a z i o n e
promossa dalla superata legge regionale 20/2009, le
operazioni si estendono a tutte le tipologie costruttive,
passando da un sistema che analizzava la sola istanza
del privato a una programmazione di portata comu-
nale degli interventi, organica e pianificata.
L’INIZIATIVA E il territorio si scopre attrattivo e perfino accogliente
Biteg, rampa di lancio per crescere
Bilancio positivo per la Borsa del Turismo Enogastronomico, con oltre 2500 contrattazioni
È calato il sipario sulla 19°
edizione di BITEG, Borsa In-
ternazionale del Turismo
Enogastronomico, il più im-
portante evento italiano de-
dicato ai viaggi del gusto che
quest’anno si è svolto a Biella,
nella cornice molto partico-
lare dell’ex Lanificio Mau-
rizio Sella. E dopo le intense
giornate dell’evento, che ha
coinvolto gli operatori turi-
stici dal 14 al 16 settembre
scorsi, è il momento di ab-
bozzare un primo bilancio.
Cuore della manifestazione
è stato il workshop, che ha
visto l’incontro fra 59 buyers -
di cui 49 stranieri, provenienti
dai paesi più interessanti per
il mercato turistico italiano,
con particolare attenzione al-
la Russia, paese ospite di que-
sta edizione – e oltre 100
sellers, arrivati dal Piemonte e
da tutta Italia, che hanno
promosso l’offerta turistico
enogastronomica del Bel Pae-
se. Una importante occasione
di incontro tra domanda e
offerta che si è concretizzata,
negli spazi del SellaLab, in
oltre 2500 contrattazioni
“faccia a faccia”, con una
fitta agenda di appuntamenti
prefissati che ha consentito
agli operatori di entrare in
contatto con l’interlocutore
“giusto” per il proprio bu-
s i n e s s.
Trattandosi di un evento de-
dicato all’enogastronomia,
anche i momenti conviviali
hanno avuto una finalità non
solo edonistica ma anche
commerciale, con le star del
firmamento culinario a ci-
mentarsi con i prodotti del
territorio: così è stato per la
cena ufficiale di benvenuto,
che ha visto la presenza degli
chef dell’Accademia Italiana
di Bocuse d’Or a Palazzo
Gromo Losa, o con lo chef
russo Dmitry Reshetnikov,
che ha cucinato a quattro
mani con lo chef Ivan Ra-
mella, al ristorante Croce
Bianca di Oropa.
Ma la Biteg è stata soprat-
tutto una vetrina per tante
realtà locali: i ristoranti e le
strutture ricettive che hanno
accolto i partecipanti, le can-
tine e le aziende agricole che
hanno aperto le porte per
visite e degustazioni, gli ope-
ratori locali che hanno colto
l’occasione di proporre il me-
glio della propria offerta tu-
ristica, fino al ruolo di primo
piano svolto dai Gal – i Grup-
pi di Azione Locali piemon-
tesi, riuniti nell’associazione
Assoleader Piemonte – e alla
partecipazione delle istituzio-
ni del territorio, da Atl alla
Camera di Commercio di
Biella e Vercelli, da Ascom
alla Fondazione Crb.
I BUYERS a sinistra in visita alla Trappa, qui
sopra al Relais Santo Stefano di Sandigliano
Infine, sabato e domenica
scorsi, il momento più atteso
dagli operatori (e forse anche
dai buyers): gli educational
tours, le visite guidate al ter-
ritorio piemontese dei tour
operators, suddivisi in nove
gruppi in base ad interessi
commerciali e affinità per-
sonali. È stata un po’ la prova
del fuoco per il Biellese, ter-
ritorio ancora poco noto sul
mercato turistico e – si te-
meva – forse non ancora del
tutto pronto ad affacciarsi su
un mercato internazionale. E
proprio da qui invece è venuta
una bella sorpresa: per gli
ospiti, colpiti dall’inatteso fa-
scino dei luoghi visitati e an-
cora di più per gli stessi ope-
ratori biellesi, che hanno sco-
perto di avere tra le mani un
territorio ricco di potenzialità
e perfino capace di essere
accogliente, quando si impe-
gna.
«Biteg ha rappresentato una
grande opportunità di cresci-
ta per le imprese del com-
parto turistico e, più in ge-
nerale, per i territori delle
province di Biella e Vercelli»,
ha commentato il presidente
della Camera di Commercio
Alessandro Ciccioni. «Abbia-
mo colto al volo l’oppor tunità
ospitare questo evento a Biel-
la e siamo molto fieri di essere
riusciti a metterne in piedi
l’organizzazione, anche piut-
tosto in fretta, grazie alla col-
laborazione di tutti. Siamo
convinti che questa iniziativa
farà cambiare un po’ pelle al
nostro territorio: il Biellese ha
molto bisogno di ripensarsi,
di ridefinire la sua identità e
spesso lo stimolo proviene
dalle persone che arrivano da
fuori, che coi loro occhi ci
fanno vedere bellezze che
spesso noi non siamo capaci
di notare».
Se il successo dell’evento si
tradurrà in occasioni di bu-
siness concrete è qualcosa che
si vedrà nel tempo. «Biteg -
commenta Simona Rossotti,
presidente di Olos Group, la
società a cui Regione Pie-
monte ha affidato l’organiz-
zazione dell’evento - è un
punto di partenza, uno stru-
mento su cui fare leva per
lanciare il territorio a livello
internazionale. Ci tengo a rin-
graziare tutti e a sottolineare
che abbiamo avuto un’ottima
collaborazione da parte di
tutti gli operatori locali».
E allora, quindi, un risultato
positivo c’è già stato: quello
di far lavorare in rete tante
realtà del territorio, impegna-
to a mostrare il meglio di sé. E
non è poco.
l Simona Perolo
IL GAL In prima linea all’evento. Il direttore Michele Colombo: «Il Biellese ha fatto una gran bella figura»
Cibo, vino e montagne sorprendono i buyers
«Per il Biellese la Biteg è
stata, dal punto di vista del
mercato turistico, il più im-
portante appuntamento degli
ultimi anni. E per il Gal
Montagne biellesi ha rappre-
sentato una sorta di stress
test, perché siamo stati in
prima linea in tutte le fasi
dell’evento. Innanzitutto, in
parallelo al workshop tra gli
operatori turistici, abbiamo
organizzato con Assoleader
Piemonte, associazione che
riunisce i Gal della nostra
regione, un incontro-conve-
gno dedicato alla promozio-
ne del turismo e alla for-
mazione sui finanziamenti
europei per le imprese, in
collaborazione con Banca
Sella». A dirlo è il direttore
del Gal biellese Michele Co-
lombo. Che aggiunge: «Per i
partecipanti al Biteg, abbia-
mo poi organizzato due mo-
menti importanti: il lunch
alla Fondazione Sella, che ha
proposto piatti realizzati con
i prodotti di tutti i Gal pie-
montesi; e poi, sabato e do-
menica, l’educational tour
che ha accompagnato alcuni
buyers stranieri a conoscere il
Biellese».
«Inoltre il Meg, il mercatino
enogastronomico - spiega an-
cora Colombo - che lo scorso
fine settimana si è svolto in
centro, nel contesto del Mer-
FOTO DI GRUPPO per i buyers che hanno partecipato alla Biteg insieme al direttore del Gal Michele Colombo
cato delle Regioni, ha visto
come protagoniste le neonate
filiere promosse dal nostro
Gal: La Panoramica del Gu-
sto, Rete agricola Biellese,
EatElvo e Social Bun. Per
queste nuove realtà, che ag-
gregano diverse piccole
aziende locali, si è trattato di
un debutto che ha avuto un
buon riscontro da parte del
pubblico, contento di poter
trovare, tutti insieme, tanti
ottimi prodotti locali spesso
difficili da reperire».
«Insomma - conclude il di-
rettore del Gal -, la Biteg ha
funzionato come una sorta di
acceleratore, che ha spinto il
territorio a fare rete e a pro-
porsi tutti insieme. E devo
dire che - contraddicendo tut-
ti gli stereotipi - il riscontro è
stato veramente buono: tutti
gli operatori che abbiamo
contattato si sono mostrati
disponibili, ospitali, acco-
glienti. I risultati si sono visti:
i buyers sono rimasti molto
sorpresi e favorevolmente col-
piti. Hanno apprezzato in
particolare la location molto
particolare del Lanificio Sella
e il pranzo, con una inattesa
varietà di piatti e prodotti
della montagna. E poi il tour
del fine settimana: non si
aspettavano infatti di trovare
tante eccellenze enogastrono-
miche in realtà di montagna,
e soprattutto di poterle de-
gustare in contesti così par-
ticolari. L’Italia è ricca di
ottimo vino e cibo, ma non
sempre vengono prodotti in
luoghi così belli e inconta-
minati».
«Insomma - precisa Colom-
bo - posso dire che stavolta il
Biellese ha fatto una gran
bella figura. Ora, speriamo
che l’apprezzamento dei bu-
yers si traduca in un interesse
concreto: per questo stiamo
lavorando per mantenere i
contatti instaurati. Perché la
Biteg è stata un buon punto di
partenza, che ha messo in
campo le nostre forze mi-
gliori, ma ora occorre con-
tinuare su questa strada».
l S.P.