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Eco di Biella | LUNEDÌ 16 APRILE 2018
PROVINCIA
DIGA IN VALSESSERA «Dal Baraggia»
M5s: «‘Mancette’ ai Comuni
per far partire il progetto»
Presa di posizione sulla diga in Valsessera
del Movimento 5 Stelle con Gianpaolo
Andrissi e Davide Bono: «I tempi strin-
gono per il cantiere di una maxi diga in
Valsessera ed il consorzio Baraggia, pro-
motore del folle progetto, è impegnato in
questi giorni nella promessa di “m a n c e t-
te” alle amministrazioni locali. Pressioni
indegne per non meglio precisate “c o m-
pensazioni ambientali” per quegli Enti
che acconsentiranno allo scempio del ter-
ritorio. Se i lavori non partiranno entro i
termini di legge, con il via libera degli enti
locali, l'intero progetto dovrà essere di
nuovo sottoposto a valutazione naziona-
le da parte del Ministero dell'Ambiente.
Ribadiamo il nostro no ad un'opera de-
vastante per un territorio che potrebbe
scommettere in futuro sul turismo soste-
nibile». Concludono i pentastellati che
siedono in Consiglio regionale: «Invece
di promettere "mancette" invitiamo il
consorzio irriguo Baraggia a incontrare
pubblicamente i cittadini contrari al pro-
getto al fine di trovare alternative».
MANIFESTAZIONI Al via Candelo in fiore: da sabato al 6 maggio. E sinergie green
Ricetto, 320mila visite. «Ora saliamo»
Edizione che punta sulla Cina e patto con “Selvatica” e Oasi Zegna: un biglietto cumulativo
CANDELO . Venerdi alla Fonda-
zione Cassa di Risparmio di Biel-
la è stato presentato il programma
di “Candelo in fiore” numero 16.
Un evento che si svolgerà al Ri-
cetto, in uno dei Borghi certificati
come tra i più belli d'Italia e Ban-
diera Arancione del Touring Club
Italiano, da venerdi 21 aprile a
domenica 6 maggio.
Tre eventi. “Candelo in fiore”
quest’anno farà veramente rete,
tema che piace molto al sindaco di
Candelo Mariella Biollino, che su
questo si spende tantissimo. L’e-
vento candelese, infatti, ha stretto
una forte sinergia con altre due
manifestazioni: “S e l va t i c a ” e Fio-
riture Oasi Zegna. “Selvatica arte
e natura in festival andrà dal 21
aprile al 24 giugno e proporrà tut-
ta un serie di mostre, concerti,
eventi, cinema, incontri fino al 24
giugno. Sport, cultura, ospitalità e
la fioritura nella conca dei rodo-
dendri all’Oasi Zegna da maggio
ad ottobre. La novità fondamen-
tale è rappresentata dalla promo-
zione sui biglietti di ingresso:
Candelo in Fiore (7,5 euro) più
Selvatica (7 euro) si possono vi-
sitare con ingresso cumulativo a
10 euro e con lo stesso biglietto si
può ottenere 2 euro di sconto per
le visite guidate alle fioriture del-
l’Oasi Zegna a partire dal 19 mag-
g i o.
C o l l a b o r a z i o n e. «Sarà una sta-
gione di collaborazione e ci aspet-
tiamo più visitatori dal gioco di
squadra in tutte le manifestazioni
proposte», si è augurata Laura Ze-
gna. Soddisfatta Biollino che ha
sottolineato come la scelta di in-
serire a “Candelo in fiore 2018” il
tema “Sulle vie dell’Oriente” non
sia stato casuale: «Il 2018 è l’anno
del turismo Europa-Cina, nel
2016 in Piemonte si sono regi-
strati 21.000 arrivi di turisti cinesi
per un totale di 91.300 pernot-
tamenti, con un aumento medio
da 2.6% al 4,5%. E’ un mercato
importante». Biollino ha ricorda-
to come «le presenze turistiche re-
gistrate lo scorso anno al Ricetto
abbiano toccato i 320.000 accessi.
I maggiori visitatori sono i mi-
lanesi, con l’80% di presenze,
mentre i biellesi sono solo il 5%.
Nel 2016 “Candelo in fiore” ha
conteggiato circa 30.000 biglietti
emessi, speriamo con questa azio-
ne particolare e sinergica di po-
tenziarle ed aumentarle».
Da non perdere.Patrizia Maggia
ha illustrato invece il programma,
ricchissimo di avvenimenti, che
comprende non solo spazi ed an-
goli fioriti realizzati dai florovi-
vaisti biellesi, ma anche cultura,
appuntamenti
gastronomici,
spettacoli, mostre, visite guidate,
musica. E un viaggio alla scoperta
del cashmere, di tutta la filiera
produttiva (vedi a lato). E poi, con-
certi, seminari e un viaggio at-
traverso la storia del tè. Info:
w w w. c a n d e l o eve n t i . i t
l Sante Tregnago
A CANDELO IN FIORE Cina-Biella con Piacenza e Buratti
Un filo di cashmere e seta
CANDELO Nell’anno internazio-
nale del turismo Europa Cina, il
territorio biellese rende omaggio
al grande Impero di mezzo con
mostre, eventi, conferenze e la-
boratori, ma soprattutto sotto-
linea i rapporti commerciali in
essere tra i due territori. La Cina
oggi rappresenta il maggior pro-
duttore di cashmere, ben il 60%
del cashmere mondiale proviene
dagli altipiani cinesi: in partico-
lar modo dalla Mongolia e dal
nord del paese, grazie ad un fa-
vorevole clima che facilita la cre-
scita del prezioso sottovello delle
capre, in allevamenti a 5000 me-
tri di altezza. Ma la Cina è anche
il più importante e antico pro-
duttore del leggendario filo di
luce che ha sedotto il mondo: la
seta, simbolo di eleganza, rega-
lità e sacralità, citata già negli
antichi testi di Confucio. La via
della seta è stata veicolo di scam-
bio non solo di merci ma so-
prattutto di idee, religioni e cul-
t u r e.
Nel Biellese, fra le altre, due
grandi aziende lavorano queste
preziose materie prime: Il La-
nificio Piacenza e la Filati Bu-
ratti, entrambi presenti a Can-
delo in Fiore.
Piacenza Cashmere sarà al Ri-
cetto con due percorsi espositivi,
uno dedicato alle origini del ca-
shmere e a tutta la sua filiera
produttiva, il secondo invece de-
dicato a Mario Piacenza, discen-
dente della famiglia e appassio-
nato di alpinismo, che tra il 1910
e il 1913, durante le sue spedi-
zioni in Ladakh, Kashmir e Hi-
malaya scopre la morbidezza e il
calore dei tessuti allacciati alle
caviglie degli sherpa. Immedia-
tamente comprende di aver tro-
vato un alleato al freddo e ne
ricerca l’origine. La curiosità e
l’amore per la vita dei pastori
nomadi e dei loro animali lo con-
duce alla scoperta: il sottopelo
delle capre cashmiriane.
A Biella invece attorno al 1880 i
fratelli Giuseppe e Raimondo
LE AZIENDE Piacenza e Buratti a Candelo in fiore documentano il filo che lega Biella alla Cina
Buratti fondarono la “Filatura di
Cascami Bourettes Giuseppe
Buratti, la ditta commerciava so-
prattutto cascami di seta, questa
fu poi trasformata nel 1968 da
Filippo Buratti nella “Filati Bu-
ratti s.p.a,”. Una tradizione che
si sviluppa su un’area di 20.000
metri quadri, con un ciclo con-
tinuo, che dalla materia prima,
acquistata direttamente all’ori -
gine dai migliori produttori ci-
nesi, arriva fino al filato greggio
o tinto. La produzione destinata
all’intero mercato mondiale, è
utilizzata dai più importanti pro-
duttori di tessuti per abbiglia-
mento e arredamento.
Un legame forte quello della Fa-
miglia Buratti con la Cina, non
solo per l’acquisto della materia
prima, ma anche una grande sen-
sibilità rivolta alla cultura, all’ar -
te e alle grandi tradizioni cinesi.
Nella stessa sala sarà anche espo-
sta una preziosa collezione pri-
vata di manufatti cinesi antichi di
rara bellezza, dalla ceramica, ai
tappeti, ad antiche teiere, ai tes-
suti e agli abiti tradizionali.
Oggi una nuova via della seta
collega l’Italia alla Cina, la nuova
linea diretta ferroviaria inaugura-
ta nel mese di novembre scorso,
due coppie di treni settimanali che
collegano la Lombardia (Mortara
in provincia di Pavia) a Chengdu,
capoluogo del Sichuan, destinata
a trasportare il Made in Italy nel
Celeste Impero: il convoglio im-
piegha circa 18 giorni a coprire i
10.800 chilometri di distanza.
l R.E.B.
CONTENIMENTO Da ieri anche nel Biellese. Previsti 3251 abbattimenti controllati in Piemonte per soccorrere l’agricoltura
Si spara al cinghiale. «Nelle prime ore del mattino»
La Giunta regionale ha appro-
vato giovedì scorso i piani di pre-
lievo selettivo presentati dagli
ambiti di caccia e dalle aziende
faunistico-venatorie per la caccia
di selezione al cinghiale. Il con-
tenimento è praticabile formal-
mente da ieri e si protrarrà, come
avviene da qualche anno, per un
paio di mesi circa interessando
l’abbattimento di 3251 capi.
L’aper tura della caccia di sele-
zione - fanno sapere dalla Re-
gione - si è resa necessaria per i
pesanti danni alle colture e per i
rischi di incidenti stradali che la
proliferazione dei cinghiali ha
provocato su tutto il territorio
p i e m o n t e s e.
Per l’av v i o della caccia è però
necessario che gli ambiti e le
aziende private presentino appo-
siti piani di prelievo selettivo, sul-
la scorta dei censimenti compiuti
sul loro territorio. I piani appro-
vati riguardano tre ambiti di cac-
cia alessandrini (Al1, Al3 e Al4),
la biellese Bi1, la Vc1 di Vercelli,
due Atc novaresi (No1 e No2),
due torinesi (To1 e To2) e il com-
parto alpino To3. Sono poi stati
approvati i piani di prelievo se-
lettivo di 68 aziende faunisti-
co-venatorie e agri-turistico-ve-
natorie nelle diverse province
piemontesi.
Sos agricoltura. «E’ la risposta
necessaria ai pesanti danni alle
coltivazioni e alle proprietà che
la incontrollata proliferazione
dei cinghiali continua a causare,
e agli incidenti stradali provocati
da questi animali, talvolta anche
mortali, come le cronache degli
ultimi mesi registrano -, spiega
l’assessore Giorgio Ferrero -. La
caccia autorizzata è solo quella
di selezione, ogni abbattimento
dovrà essere segnalato alle au-
torità con una scheda su cui sa-
ranno specificate le caratteristi-
che dell’animale abbattuto. Per
la caccia al cinghiale in squadra e
per le altre specie interverrà il
calendario venatorio, su cui stia-
mo lavorando». Ci potrebbero
essere problemi per chi decide di
passeggiare in campagna? Cleto
Canova, commissario dei com-
parti biellesi Atc e Co rassicura:
«La caccia di selezione viene ef-
fettuata nelle prime ore del mat-
tino o alla sera, in luoghi pre-
fissati e segnalati: non c’è pe-
ricolo per le persone».
l Fabrizio Ceria
BURCINA L’assemblea dell’Ordine
«Agronomi, esperti
del territorio»
POLLONE Un altro tassello importante si ag-
giunge alla rete di collaborazioni dell’Ente di
gestione delle aree protette del Ticino e del
Lago Maggiore: è l’accordo recentemente sti-
pulato con l’Ordine dei dottori agronomi e
forestali delle province di Vercelli e di Biella, a
cui è seguita una analoga convenzione a li-
vello regionale. L’accordo da un lato per-
metterà all’associazione di categoria - che
nelle due province conta oltre 80 iscritti - di
utilizzare, per le proprie iniziative, le strutture
e le risorse dei parchi gestiti dall’Ente; dal-
l’altro contribuirà ad accendere i riflettori sul-
le aree protette, favorendone la conoscenza e
lo studio.
Un primo concreto risultato è stato, giovedì
scorso, quello di portare al Parco Burcina
l’assemblea annuale dei professionisti delle
province di Biella e Vercelli, su proposta del
neo-presidente, il biellese Andrea Polidori:
«E’ la prima volta che la nostra associazione,
che storicamente ha il suo baricentro a Ver-
celli, si incontra a Biella. E sono felice che sia
L’ASSEMBLEA DEGLI AGRONOMI A CASCINA EMILIA IN BURCINA Il neo presi-
dente Andrea Polidori con il consigliere del parco Alessandro Ramella Pralungo
stata un’occasione, per tanti colleghi che non
lo conoscevano, di scoprire il nostro splen-
dido giardino».
Nonostante la pioggia, che ammaccava le
camelie in piena fioritura accanto al laghetto,
il gruppo ha infatti avuto modo, dopo l’as -
semblea, di scoprire il parco sotto con una
guida d’eccezione: Guido Piacenza, nipote
del suo creatore, che ha illustrato luoghi, mo-
menti e motivazioni che hanno fatto del parco
biellese un esempio unico di progettazione
paesaggistica ante litteram.
La professione. «Il fatto di essere qui oggi -
sottolinea Andrea Polidori - è forse un se-
gnale che la professione dell’ag ronomo-fo-
restale sta cambiando: accanto al tradizio-
nale ruolo, legato alle attività produttive agri-
cole, si sta affermando una nuova figura di
“esperto del territorio” in tutte le sue com-
ponenti, incluse quelle ambientali e paesag-
gistiche, in grado di dare un contributo im-
portante a livello di pianificazione e pro-
gettazione territoriale».
l Simona Perolo